Los Angeles Lakers

Andre Ingram: quando la fatica e i sacrifici alla fine pagano

Dopo più di 10 anni passati a farsi le ossa nelle leghe di sviluppo, il 32enne di Richmond ha finalmente esordito con la maglia dei Lakers, in una notte che difficilmente dimenticherà.

Gabriele Scaglione
11.04.2018 16:35

Ansia, gioia, incredulità. Sono queste le sensazioni che probabilmente hanno accompagnato l'esordio in NBA di Andre Ingram. Messo sotto contratto dai Los Angeles Lakers per il finale di stagione, il 32enne nativo di Richmond è arrivato a calcare per la prima volta un parquet della lega soltanto pochi giorni fa, dopo aver trascorso quasi 12 anni nella D-League (la vecchia G-League).

Qui ha vestito le maglie di Utah Flash, Los Angeles D-Fenders e South Bay Lakers, diventando nel giro di pochi anni un'autentica icona nelle leghe di sviluppo d'oltreoceano. In mezzo anche una breve parentesi in Australia, ai Perth Wildcats, dove però ha giocato solamente due partite prima di fare ritorno in patria a causa di problemi psicologici.

Insomma, una carriera condotta sottotraccia quella di Ingram, in attesa della chiamata della vita; una chiamata che è arrivata proprio quando non se l'aspettava più e che lo ha reso il rookie più anziano degli ultimi 55 anni. Infine è arrivato l'esordio in un palcoscenico da sogno come quello dello Staples Center, teatro delle gesta di grandi campioni quali Jerry West, Magic Johnson e Kobe Bryant.

E che esordio! Alla sua prima gara in maglia Lakers, Ingram è rimasto in campo 29 minuti, totalizzando 19 punti (tirando addirittura con l'80% dall'arco), 3 rimbalzi e 1 assist. Questa prestazione non è servita ai gialloviola per evitare la sconfitta ma rimane comunque la migliore di un giocatore esordiente dopo quella da 23 punti fatta registrare da Nick Van Exel nel 1993.

Inoltre, negli ultimi 50 anni nessuno aveva fatto meglio di Ingram esordendo dopo l'All Star Game. Insomma, dopo il record di triple nella storia della G-League (713) sono arrivati altri due primati per il 32enne di Richmond; stavolta però hanno un sapore diverso perché li ha centrati nella NBA, la lega dove ha sempre sognato di giocare.

E a coronare la serata sono arrivati anche i complimenti social di personaggi come Kobe Bryant e Chris Paul, avversario di Ingram nella sua gara d'esordio, che su Twitter e Instagram ha speso parole al miele per la carriera del suo collega:

“Il potere della concentrazione e della perseveranza è reale! Congratulazioni ad Andre Ingram per il suo debutto in NBA. Te lo meriti!”

Soddisfatto anche il diretto interessato che nel post partita ha commentato così il suo esordio nella lega, ringraziando compagni, staff tecnico e tifosi:

“E' stato fantastico, durante il riscaldamento sentivo che c'era elettricità nell'aria. E' un sogno: le luci, i tifosi. E' una cosa che ti succede una volta nella vita. Ogni volta che avevo il pallone tra le mani non dovevo farmi prendere dal panico ma poi sentivo i miei compagni che mi dicevano "non preoccuparti, lasciala andare". Erano tutti lì a spronarmi: i tifosi, lo staff, tutti e quando ho visto la palla entrare è stato pazzesco."

Grazie a questa prestazione si è guadagnato ben 35 minuti nell'ultima partita di regular season vinta contro i rivali dei Clippers. Il suo tabellino dice 5 punti con 2/9 dal campo, ma questi numeri contano poco, dato che ci ricorderemo di lui per quell'esordio pazzesco contro gli Houston Rockets.

Un esempio di come la fatica, i sacrifici e il duro lavoro alla fine paghino. Questo è e deve essere Andre Ingram per tutti i bambini che varcano per la prima volta la porta della palestra del quartiere sognando un giorno di giocare oltroeceano. Grazie di tutto Andre, you deserved it.

 

 

Commenti

Tutte le opzioni possibili del nuovo contratto di Kevin Durant
UFFICIALE - I Knicks ripartono da zero: esonerato coach Jeff Hornacek