La franchigia del Massachusetts ha recentemente comunicato gli esiti strumentali degli accertamenti a cui si è dovuto sottoporre il pivot biancoverde Daniel Theis, sfortunato protagonista dell'ennesimo forfait stagionale ai danni di Boston. Dopo aver comunicato i problemi fisici patiti da Kyrie Irving (clicca qui per saperne di più) e nell'attesa di conoscere le condizioni di Jaylen Brown (autore di una rovinosa caduta sul parquet di Minnesota), i Celtics si vedono dunque costretti a rinunciare anche al prezioso supporto del rookie ex Brose Bamberg, autore sin qui di un'ottima stagione d'esordio con 5.3 ppg, 4.3 rpg, 0.9 apg e 0.8 bpg in 14.8 minuti di media sul parquet.

Gli esami a cui si è sottoposto Daniel Theis non hanno dunque lasciato spazio su un possibile recupero del venticinquenne tedesco per l'imminente postseason, evidenziando una preoccupante lesione del menisco nel ginocchio sinistro. Il giocatore sarà dunque costretto ad abbandonare i propri sogni di gloria, sottoponendosi ad un intervento chirurgico e proiettando quindi il proprio futuro verso una terapia di riabilitazione in vista della prossima stagione.

Come recita un vecchio aforisma, continua a piovere sul bagnato per i Boston Celtics, costretti ora a dover far fronte ad un'emergenza tecnica tanto nel frontcourt quanto nel backcourt a disposizione di coach Brad Stevens. Toccherà dunque ai vari Greg Monroe, Marcus Morris, Shane Larkin ed Aron Baynes il compito di arginare il più possibile gli effetti di questa preoccupante crisi strutturale del roster biancoverde.

Come sottolineato recentemente dal G.M. Danny Ainge, la franchigia del Massachusetts può si vantare un'adeguata profondità nelle proprie rotazioni dell'organico, ma le tante assenze congiunte, sembrano ora poter vanificare l'eccellente spirito di gruppo mostrato dai giovani Celtics davanti alle innumerevoli difficoltà patite nel corso di questa complicata stagione.

Nonostante la grande delusione per lo sfortunato epilogo della propria "rookie season", Daniel Theis può comunque sorridere davanti al lavoro svolto sin qui nel corso della propria permanenza nel Massachusetts. Validità più volte sottolineata dallo stesso Brad Stevens, rimasto piacevolmente colpito dai grandi margini di crescita mostrati dal proprio allievo.