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Aaron Gordon e quel "genio" di Nikola Jokic

L'ex Magic sta beneficiando alla grande delle abilità di passatore del serbo, che sta facendo registrare numeri pazzeschi, sulle orme di Oscar Robertson.

20.04.2021 13:03

Uno dei più grandi affari della trade deadline del 2021 ha visto Aaron Gordon trasferirsi da Orlando a Denver, grazie alla trade che la sua ormai ex franchigia ha accettato, scambiandolo per Gary Harris, RJ Hampton ed una scelta al draft al primo giro. Gordon si sta constantemente integrando al gioco dei Nuggets, facendo registrare una media di 10.7 punti, 4.8 rimbalzi e 2.6 assist in 12 partite disputate finora con la sua nuova maglia. Ciò però che salta all'occhio è la sua efficienza dal campo (54.2%) e se dovesse riacquisirla anche da dietro l'arco (37.5% nell'ultimo anno ad Orlando e solo 25.8% a Denver) farebbe fare ai Nuggets un bel salto in avanti.

Sebbene i numeri statistici di Gordon non siano gli stessi di Orlando, il diretto interessato è felice di essere approdato in Colorado e complice l'infortunio al legamento crociato del ginocchio di Jamal Murray, improvvisamente godrà anche di un ruolo più importante. All'ex Magic infatti verrano concessi più minuti sul parquet, chiedendogli di aumentare la sua produttività offensiva, che a Denver passa dalla creatività di Nikola Jokic.

Giocare con l'attuale candidato MVP è la ragione principale per cui l'efficienza di Gordon dal campo è salita alle stelle. Lui così come i suoi nuovi compagni di squadra sono i beneficiari della visione unica e dell'abilità di passaggio del più grande big-man della lega. 

Per Gordon tutto questo è un mondo assolutamente nuovo, e recentemente ha lasciato delle dichiarazioni a Sam Amick di The Athletic riguardo proprio quel "genio" di Jokic e dell'adattamento che ci è voluto per restare sempre in allerta, in quanto la palla che uscirà dalle mani di Joker arriverà sempre sulla strada di un suo compagno di squadra. Che sia a campo aperto o meno. Che sia pronto o no.

"E' un genio amico. E' un genio del basket. Gioca come se fosse una partita di scacchi, guardando sempre tre mosse avanti a se. Sto iniziando ad imparare che devi sempre tenerlo d'occhio quando ha la palla perchè lui ti troverà, anche se non pensi di essere in open, alla fine lo sarai. Ti passerà il pallone in campo aperto, il che è fantastico. E' semplicemente fantastico giocare con qualcuno del genere che può effettivamente passarti la palla in quel modo e vedere la partità così. A lui piace passare la palla e si diverte facendo questo".

Questa spiegazione di Gordon ci evidenzia la differenza tra un buon passatore e un assistman d'elite. Jokic sta per diventare il secondo giocatore nella storia della NBA con una media di almeno 26 punti, 11 rimbalzi e 8 assist a partita (l'ultima e unica volta ci è riuscito un certo Oscar Robertson). Il modo in cui riesce a vedere e sfruttare i varchi, lanciando la palla negli spazi piuttosto che direttamente sulle mani dei compagni, è qualcosa che pochi possono fare

In NBA quando la difesa si accorge di aver concesso spazio sono bravissimi a chiuderlo subito, bloccando la linea di passaggio, mentre Joker con la difesa avversaria che ancora deve muoversi e con l'uscita palla anticipata scommette su un movimento del compagno prendendo la difesa in controtempo, la quale non riesce ad accorciare e dunque chiudere quella linea di passaggio. Una situazione nettamente favorevole per Denver.

Allo stesso tempo tutto questo richiede un livello di attenzione massimale da parte dei compagni di Jokic. Quando il 15 è in campo infatti, non viene mai fatto un inserimento in taglio giusto per muovere la difesa e vedere che succede, è sempre fatto di proposito perchè se sei sul punto di aprirti e ricevere la palla con poca pressione, la palla deve andare lì.

Questa è senz'altro la parte che rende così grande l'attacco di Denver, perché tutti e cinque i ragazzi in campo rimangono sempre concentrati in un modo che non sempre accade durante il gioco. Devi costantemente restare pronto per prendere il tiro, il che aumenta la probabilità che quel tiro vada a finire dritto dritto in fondo alla retina.

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