Deron Williams, come si pensava già da tempo, rescinde con i Brooklyn Nets e firma per i Mavs. A Brooklyn lascia però un contratto biennale a più di $43 milioni, infatti il giocatore si è accordato con la franchigia allenata da Lionel Hollins per una buonauscita di 27.5 milioni di dollari, ma avrà fatto bene a lasciare Brooklyn per andare a Dallas e firmare un biennale da $10 milioni? Andiamo prima ad analizzare la sua carriera partendo dal collage, e poi alla fine risponderemo anche a questa domanda.

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Deron inizia la sua prima stagione al college vestendo la maglia dell’Università dell’Illinois nel 2002, dove gioca tutte e 32 le gare di cui 30 di esse in quintetto titolare. L’esplosione del suo talento però arriva nella sua ultima stagione NCAA, quando porta proprio la sua squadra a giocarsi la finale (poi persa contro la North Carolina University).

ll rammarico di aver perso la finale NCAA viene subito colmato dalla chiamata in NBA da parte degli Utah Jazz, che in quell’anno stavano attraversando una crisi profonda con un record negativo di 26-56. Convinti che Deron possa dare un grande contributo alla squadra, lo scelsero al draft del 2005 con la numero 3, l’asciando ai New Orleans Hornets, che possedevano la chiamata numero 4, il lusso di scegliere un certo Chris Paul.

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In NBA Williams dimostra di non aver perso le sue abilità di passatore, tiratore e sopratutto le sue spiccate abilità di leadership, che aiutano non poco la sua squadra durante la sua permanenza nella città di Salt Lake City. Nel 2011 passa però ai Nets dove resterà per 4 anni, facendo registrare medie altissime, in alcune stagioni sfiorò anche i 20 punti di media. Ques’anno ha viaggiato con medie lievemente inferiori chiudendo con 13 punti di media, 3.5 rimbalzi e 6.6 assist.

Quindi rispondendo alla domanda posta all’inizio, Dallas potrebbe ritrovare le sue medie migliori e darà sicuramente un grandissimo contributo alla squadra allenata da Rick Carlisle che sta facendo un mercato niente male, ripensamenti permettendo (vedi DeAndre Jordan)…