E’ ormai da parecchi anni che, parlando dei Denver Nuggets, si sente discutere del “fattore casalingo”; eh no, non si tratta del calore del pubblico, ma della famosa caratteristica delle “Mile High City”, chiamata così appunto perché si trova a circa 1000 metri sul livello del mare, dove quindi l’aria è più rarefatta ed è quindi più “difficile” respirare normalmente. La tesi è stata portata avanti per anni dalle squadre Nba reduci da una trasferta a Denver (soprattutto nelle occasioni in cui rimediavano una sconfitta).

Adesso però Jason Kidd, in una recente intervista a Chris Dempsey del Denver Post, ha dichiarato che sono di più i motivi per i quali i Nuggets sono avvantaggiati dal giocare in casa.

Kidd ha infatti dichiarato, riportando un’idea che è nei pensieri di ogni franchigia Nba, che i Nuggets avrebbero un vantaggio nelle partite back-to-back grazie alla posizione della città di Denver, inusuale rispetto alle altre città in possesso di una franchigia. Effettivamente Denver è situata nel mezzo, sulle Montagne Rocciose, a non meno di 2 ore di volo da quasi ogni città, e per quanto riguarda il fuso orario, soltanto gli Utah Jazz lo condividono con i Nuggets.


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Quando arrivi dalla costa Ovest, che tu venga da Portland o da Sacramento, Denver ha un vantaggio nel fattore casa”

Una classica trasferta Nba prevede infatti: una squadra X gioca sulla costa ovest. La partita, iniziata alle 19 ora locale, finisce verso le 21.30. Docce, interviste, bus fino all’aereo, per fare tutto ciò si impiegano altre due ore. Quindi, bene che vada, l’aereo decolla verso mezzanotte. Ci vogliono più o meno 2 ore/2 ore e mezzo per arrivare a Denver, e un’ulteriore ora viene persa per il fuso orario. L’aereo atterra a Denver alle 3.00 circa. Un’altra ora per il bus che porta all’albergo, e i giocatori vanno a riposare soltanto alle 4.00 del mattino. La sera stessa saranno di scena al Pepsi Center. Metteteci anche l’altitudine e il fatto che i Nuggets sono una squadra “di corsa” ed ecco che effettivamente la traferta diventa ardua.

Date le continue lamentele delle franchigie, l’Nba sta pensando a una soluzione per annullare il fattore casalingo a favore dei Nuggets, cambiando il calendario così che Denver sia la prima fermata del tour a Ovest delle squadra provenienti da Est e mettendo un giorno extra prima delle partite a Denver per le squadre che arrivano da Ovest.

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Ovviamente la domanda fondamentale è: con questo sistema i Nuggets saranno penalizzati dalla loro localizzazione sulla mappa Nba? Il bello dello sport americano è proprio il viaggiare tra i differenti elementi naturali della nazione per vincere su tutti. I giocatori della NFL non saranno certo felici delle trasferte a Dicembre sotto la neve di New York, o di Denver appunto, ma è una parte del loro lavoro, e nessuno pare infastidito.

Vedremo quindi quale sarà la reazione della Nba, anche se di certo non sarà questo che cambierà le sorti delle franchigie, Nuggets stessi in primis.