Discendente di una famiglia guerriera Liberiana Noah Vonleh ha attirato gli occhi della NBA durante la Summer League dimostrandosi un’ala forte di grandissimo prospetto che nel suo secondo anno fra i professionisti potrebbe fare il salto di qualità.

Nato a Havernill, paesino di 61000 anime nel cuore del Massachussets, nel giorno in cui Windows 95 viene lanciato sui mercati mondiali, il ragazzo comincia la sua carriera cestistica nel liceo della cittadina, spostandosi però nel 2011 a New Hampton School dove nel suo anno da Senior fa il vuoto in tutti i pitturati dello stato venendo nominato Mcdonald’s All-American.

Dopo aver subito la corte di tantissime università prestigiose per la pallacanestro fra cui UCLA, Ohio State e Kansas, Noah sceglie di andare a giocare per Tom Crean a Indiana University. Con gli Hoosiers sfiora la doppia doppia di media nel suo anno da Freshman, ma i suoi non riescono a raggiungere il torneo NCAA.

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Dopo essersi dichiarato eleggibile viene scelto dagli Charlotte Hornets di Micheal Jordan alla chiamata numero 7 del draft 2014. Coach Steve Clifford però gli lascia poco spazio e non sembra volerlo inserire nel progetto di una stagione peraltro decisamente fallimentare per la franchigia della Carolina.

Durante la attuale offseason allora la società lo scambia con i Portland Trail Blazers nella Trade di Nicolas Batum. Il 19enne però sta cercando di far rimpiangere la scelta fatta dagli Hornets e ha giocato una Summer League paurosa: 17 punti, 8.5 rimbalzi di media con il 56% dal campo e il 50 dall’arco mostrando ottimi movimenti dal post, oltre a un gran tiro da fuori per essere 2.08 metri. 

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Portland sembra davvero voler dare l’occasione a Vonleh di essere inserito in un progetto e se lui riuscisse a crescere come sta facendo sentiremo presto parlare di lui.