Si è già visto quanto successo in Capitale, fronte Lazio, quelli che sono i rischi sui provvedimenti diretti ai club. E ora rischia di toccare alla Roma.
Il Corriere dello Sport, questa mattina, ha svelato ciò che serve alla Roma per evitare la situazione sulla quale sembra destinata la società capitolina, di fronte a quanto evitato appunto in estate, con un mercato in seria difficoltà per Gian Piero Gasperini che si è trovato costretto a rinunciare ad alcune richieste che aveva avanzato alla sua dirigenza.

In più di un’occasione si era mostrato scontento, restando comunque adesso con la stessa ambizione di prima, per riportare la Roma dove sogna di essere, da ormai diversi anni: in Champions League. Figurarsi poi se dovesse riuscire a lottare per lo Scudetto, mettendosi in corsa con la squadra campione d’Italia e le altre che si candidano ad un ruolo da anti-Napoli. Ma la Roma, tenendo fede a quelli che sono i conti in regola, deve un attimo quadrare gli stessi e poi lanciarsi verso le alte ambizioni future, per evitare il provvedimento dalla UEFA che sta rischiando di subire, come accaduto ai “cugini” della Lazio.
Cosa rischia la Roma? Il provvedimento dalla UEFA
Ad oggi parliamo di soli rischi per la Roma, con le ipotesi al vaglio che riguardano una situazione finanziaria non felice per i capitolini e con i Friedkin pronti ad intervenire. Ma come possono intervenire per sistemare le cose? Non ha potuto rilanciare sui vari colpi la Roma perché, pur volendo dare a Gasperini un altro centravanti per sostituire Dovbyk, senza l’addio dell’ucraino le cose non sono state possibili.
Tagliando i costi, la Roma, può incassare e capire come reinvestire. Poi c’è la questione stadio e tanti altri fattori che potrebbero andare a favorire la Roma al bilancio, evitando il provvedimento UEFA.
Perché, senza i conti in regola, i giallorossi possono subire la sanzione del blocco del mercato, come accaduto per la Lazio in Capitale, fino a gennaio.
Chi sacrifica la Roma e come: le ipotesi
Diversi calciatori, nella soluzione di tagliare l’ingaggio per alcuni dei top player, possono essere sacrificati in Capitale. Uno tra questi è Pellegrini, sul quale si è cercata una soluzione ma senza l’addio. Così come per Dovbyk, ma magari anche Paulo Dybala, che sarà lasciato andare tra gennaio e fine anno, con destinazione Major League Soccer oppure in Argentina, dove raggiungerebbe l’amico Paredes prima o dopo il Mondiale.

Poi c’è la Champions League ottenuta entro la fine di questa stagione, che potrebbe migliorare i conti per l’incasso che scaturirebbe. E infine la questione stadio a Pietralata, sulla quale i Friedkin sono a lavoro per poter mettere in piedi il primo mattone di uno stadio che a Roma svolterebbe totalmente la società giallorossa.