Nonostante un complicatissimo esordio stagionale, i Boston Celtics sembrano aver trovato una confortevole “quadratura del cerchio” dopo il terribile infortunio occorso a Gordon Hayward, evento che ha radicalmente cambiato le gerarchie dei biancoverdi facendo così emergere il talento e la determinazione di due aspiranti “All Star”: Jaylen Brown e Jayson Tatum.
In un primo momento infatti, (complice anche un calendario non certo povero d’insidie) la franchigia del Massachusetts sembrava aver perso la sicurezza acquisita in estate, rinunciando così a malincuore alla sfida lanciata ai Cleveland Cavaliers di LeBron James. L’avvento dei due giovani ha quindi dato un adeguato supporto alle gesta del nuovo idolo di casa Kyrie Irving e ha consegnato all‘head coach Brad Stevens uno starting five valido su entrambi i lati del parquet.
Al suo secondo anno in NBA, Jaylen Brown ha decisamente sorpreso anche le più rosee aspettative della dirigenza dei Celtics con una solida produzione offensiva (18.8 pts;), risultato fondamentale per dare un seguito ai punti realizzati da “Uncle Drew” e una presenza costante nel pitturato (5.8 reb;), lavoro utile a garantire un adeguato supporto al “perno difensivo” della squadra: Al Horford. Gli incoraggianti segnali di crescita non finiscono qui dato che l’efficacia difensiva della terza scelta assoluta del Draft 2016 sembra poter migliorare di partita in partita, garantendo così al giocatore un ruolo sempre più determinante negli schemi di Brad Stevens (allenatore sempre molto attento a creare un efficace equilibrio tra le due fasi di gioco).
L’esordio di Jayson Tatum (per quanto possibile) è stato ancora più entusiasmante della crescita del compagno di squadra, rivelando così al pubblico del TD Garden un giocatore già pronto a lasciare il proprio segno nella stagione biancoverde. La terza scelta assoluta dell’ultimo Draft sta viaggiando alla media di 14.8 ppg; 7.8 rpg; 1.8 apg; 1.3 spg; 1.3 bpg nelle sue prime quattro partite nella lega americana, presentandosi quindi al grande pubblico come un giocatore polivalente ed efficace tanto in attacco quanto in difesa. Le perplessità legate allo sviluppo del proprio fisico e alle doti da “assist man” sembrano essere rapidamente svanite, eclissate da una solidità mentale capace di trasformare un promettente rookie in un concreto elemento da starting five per una squadra dalle grandi ambizioni.
Grazie all’entusiasmo e alle qualità dei due promettenti giovani, Boston potrebbe quindi riuscire nella difficile impresa di sostituire, senza grandi rimpianti, l’apporto garantito da una “All Star” del calibro di Hayward con il connubio delle prestazioni di Jaylen Brown e Jayson Tatum. Ad oggi, i due prospetti si sono mostrati perfettamente in grado di poter sopperire al “sanguinoso” forfait, così da poter mantenere di fatto la scia di Cleveland, vera “nemesi” dei Celtics per la conquista della Eastern Conference. Vedremo se Kyrie Irving riuscirà a sfruttare il grande supporto garantito dai due giovani, trascinando così la propria squadra verso una completa consacrazione.