In previsione dell’ormai imminente esordio stagionale (la notte italiana del 17 ottobre è ormai alle porte), l’head coach dei Celtics Brad Stevens e la nuova stella del Massachusetts Kyrie Irving si sono pubblicamente espressi in merito alla fibrillante sfida della Quicken Loans Arena: vero e proprio “battesimo del fuoco” per l’ambizioso progetto dei biancoverdi. Dopo le grandi diatribe mediatiche che hanno caratterizzato i workout delle due franchigie (clicca qui per saperne di più), il tempo delle valutazioni sembra essere finalmente terminato, lasciando così spazio ad una “sana rivalità” da risolvere sul parquet.
Il primo aggiornamento da registrare è l’infortunio occorso a Marcus Morris che costringerà così Stevens a rivedere i propri piani riguardo lo starting five da opporre ai Cavs. Il “turbolento” gemello ex Detroit Pistons, ha subito una distorsione al ginocchio che lo costringerà ad un riposo forzato per tutto l’arco della settimana. Defezione certo importante per i Celtics ma di certo non paragonabile alle pesanti assenze dei Cavaliers, costretti a rinunciare contemporaneamente alle due “All Star” LeBron James e Isaiah Thomas.
L’head coach dei Boston Celtics ha commentato l’accaduto, mostrando comunque una encomiabile tranquillità d’animo per la difficile trasferta in programma. Sicurezza maturata grazie alle ottime risposte offerte dai propri giocatori nel corso della preseason:
“Non ho intenzione di rivelare i titolari per la partita di domani, voglio prendermi tutto il tempo disponibile per valutare singolarmente i giocatori e decidere la migliore soluzione possibile. Senza dare punti di riferimento. In ogni caso, la squadra dovrebbe essere molto simile a quella vista nella preseason, voglio dare una continuità al lavoro intrapreso quest’estate”.
Gran parte della sicurezza ostentata da Stevens deriva dal perfetto score dei biancoverdi, rimasti imbattuti nel precampionato soprattutto grazie ad un collettivo apparso già ben collaudato e pronto a seguire in tutto e per tutto le idee di gioco del proprio allenatore.
Oltre ai “tre tenori” dei Celtics (Kyrie Irving, Gordon Hayward e Al Horford), dovrebbero quindi trovare uno spot nello formazione titolare anche il rookie Jayson Tatum e lo sophomore Jaylen Brown: entrambi autori di un encomiabile lavoro durante la sessione estiva. In particolare, la terza scelta assoluta del Draft 2017 ha stupito l’intero ambiente biancoverde, totalizzando una media di 8.3 ppg; 4.3 rpg; e 2.0 apg nei 25 minuti di media giocati nell’arco della preseason.
Lo stesso Jaylen Brown ha impressionato per la grande leadership manifestata negli ultimi mesi, rivelandosi a sorpresa, un vero e proprio “punto di riferimento” per l’inserimento dei compagni meno esperti di lui. Rapporto certificato dallo stesso Tatum, legatosi particolarmente al giovane compagno di squadra.
Infine, non potevano certo mancare le parole di Kyrie Irving, vero e proprio “protagonista” dell’opening night. “Uncle Drew” si è espresso sull’atmosfera della Quicken Loans Arena, lodando particolarmente l’entusiasmo e il supporto trasmesso dal pubblico dell’Ohio nei confronti dei propri beniamini:
“So bene cosa aspettarmi da loro. La Quicken Loans Arena è un ambiente incredibile, riesce a darti quella spinta in più per portare a termine le grandi imprese. Conosco bene questa sensazione! Durante le Finals del 2016 sono stati incredibili, senza di loro la rimonta delle Finals del 2016 non sarebbe stata possibile. Sono loro che mi hanno dato la forza di mettere a segno quel tiro. Sicuramente troveremo un’ambiente ostile, sarà una partita molto complicata ma puntiamo ad uscire vincitori da questa sfida. Possiamo farcela, nonostante il grande supporto che i supporters daranno ai Cavaliers”.
Un’autentica “sfida personale” quella intrapresa da Irving, disposto (per la prima volta dopo le continue frizioni estive) a “seppellire l’ascia di guerra” nei confronti della sua vecchia squadra.
Vedremo quale delle due realtà della Eastern Conference riuscirà ad imporre la propria filosofia di gioco sul diretto avversario. Mai come in questa stagione infatti, la rivalità tra le due franchigie sembra aver acquisito una connotazione “ideologica e culturale”, pronta a raggiungere il proprio culmine nella prossima postseason.
Gli uomini di Brad Stevens sono quindi pronti a conquistare la leadership della Conference, in attesa del ritorno di LeBron James: vero e proprio “detentore del trono” dell’Est. La “Mamba Mentality” di Kyrie Irving riuscirà a far abdicare il “Re”? Una prima risposta, seppur parziale, potrebbe arrivare proprio dalla partita di domani sera.