Ha una sola spiegazione l’acquisizione di Tyler Zeller avvenuta nella notte italiana da parte dei Brooklyn Nets: aggiungere altri chili e altri centimetri a un reparto diventato, sulla carta, complessivamente meno competitivo rispetto a quello dello scorso anno. Certo, nella passata stagione il peso del frontcourt dei Nets era quasi per intero sulle possenti spalle di Brook Lopez, il quale però da volto della franchigia è riuscito discretamente (20,5 punti, 5,4 rimbalzi, 1,7 stoppate a gara con il 47% dal campo) nel compito di non far sfigurare la squadra di New York almeno sotto i tabelloni.
Partito lui, direzione Los Angeles, nell’ambito dell’affare che ha portato D’Angelo Russell nella Grande Mela, il dovere di adempiere alle stesse mansioni nel pitturato è toccato per forza di cose a Timofey Mozgov, arrivato a Brooklyn nello stesso scambio dell’ex numero 2 dei Lakers.
Per dare però maggiore credibilità e consistenza al proprio parco lunghi, nelle ultime ore, dopo aver avuto modo di valutarlo di persona nelle settimane precedenti con dei workout, i Nets hanno deciso di andare nuovamente sul mercato trovando l’accordo con uno dei pochi big man appetibili ancora liberi sulla piazza.
Risultato: Tyler Zeller, il più anziano dei due fratelli attualmente in NBA, sbarca al Barclays Center dopo il taglio effettuato da Boston a inizio luglio (otto i milioni di dollari che i bianco-verdi gli avrebbero dovuto garantire) e contenderà minuti importanti al rookie Jarrett Allen, ventiduesima scelta dei bianconeri all’ultimo draft, come non è escluso possa insidiare il posto di centro titolare al russo in alcuni momenti della stagione.
Messa la firma sul biennale (secondo anno non garantito), starà al diciottesimo giocatore del roster brooklynese farsi trovare pronto quando chiamato in causa da coach Atkinson e ritrovare lo spunto e la voglia dei giorni migliori (quelli della stagione 2014-15), quando il campione NCAA 2009 era in grado di metterne a referto 10 di media con 5 rimbalzi in maglia Celtics ed essere uno degli uomini cardine della squadra di Brad Stevens.