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Hawks: dopo la bufera Ferry-Levenson arriva la rifirma di Elton Brand

Gli ultimi giorni sono stati abbastanza burrascosi per quanto riguarda gli Atlanta Hawks. Sono circolate miriadi di voci riguardo frasi poco felici pronunciate dal General manager Danny Ferry ai danni del presunto obiettivo di mercato Luol Deng, sudanese naturalizzato inglese.

Tutto ciò addirittura dopo l’allontanamento del proprietario degli Hawks Bruce Levenson, anche lui accusato di dichiarazioni fuori luogo riguardo i tifosi di Atlanta:

“La mia teoria è che durante le nostre partite ci sono il 70% di spettatori neri, le chearleaders sono nere e la musica è hip hop; questa folla di neri spaventa i bianchi che di conseguenza non vengono alle partite”.

Ma torniamo a Ferry.

Per fare chiarezza sugli avvenimenti dobbiamo precisare che Atlanta ha più volte tentato l’assalto all’ormai giocatore dei Miami Heat. Adrian Wojnarowsky, uno dei migliori reporter dell’ambiente, rivela che la franchigia di Ferry ha prima offerto un biennale da 20 milioni al giocatore e successivamente un annuale da 10. Entrambe le offerte sono state prontamente respinte dal giocatore. Il GM Ferry voleva a tutti i costi Deng, ma non è riuscito mai a convincerlo ad approdare ad Atlanta.

luol deng miami heat

Chiusa la trattativa senza risvolti positivi, il GM, in una sua conversazione con Micheal Gearon jr (owner di minoranza dei falchi e colui che ha spifferato le frasi negative), si è lasciato sfuggire parole non del tutto appropriate riguardo il sudanese-inglese, forse seccato ed infastidito dal suo rifiuto:

“C’è ancora un po’ di africano in lui, è come una persona che ha un bel negozio che usa come facciata, ma che nel retrobottega vende merce di contrabbando”.

Parole sicuramente da evitare soprattutto dopo la storia recente di Sterling e il suo conseguente allontanamento causa razzismo.

Nella giornata di ieri è stato interpellato a riguardo il Commissioner NBA Adam Silver che ha dichiarato:

“Non credo che le parole di Ferry siano talmente gravi da meritare il licenziamento; gli Hawks hanno fatto bene a procedere con un’indagine interna dato che quei commenti erano fuori luogo. Ma credo che quelle dichiarazioni non siano abbastanza sufficienti per un licenziamento”.

Parole chiare e dirette che significano molto. Come a dire: “Giudicatelo voi, io non lo licenzio!”

Dopo tutta questa bufera, nella giornata di oggi, gli Hawks hanno avuto anche tempo da dedicare al mercato. Infatti, come riporta sempre Wojnarowsky, l’ex franchigia di Levenson ha rimesso sotto contratto Elton Brand, che ha firmato un contratto annuale a 2 milioni di dollari. Brand aveva pensato anche all’ipotesi ritiro, ma alla fine si è convinto a continuare per un altra stagione.

La stagione non è ancora iniziata ed Atlanta ha già da risolvere numerosi grattacapi. Non è questo il basket che vorremmo raccontare.

Niccolò Pascale

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