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Svelate le prime idee per un Draft più equilibrato

Svelate le prime idee per un Draft più equilibrato

La Draft Lottery NBA potrebbe a breve subire pochi, ma sostanziali cambiamenti per cercare di equilibrare ancor di più il formato che assegna le prime scelte.

Sono stati presentati dei progetti con il primo obiettivo di eliminare il cosiddetto “tanking”, ovvero quella pratica che porta le squadre senza possibilità di playoffs a perdere per cercare di avere maggiori possibilità di avere la prima scelta assoluta. Sì perché la formula attuale prevede che la peggior squadra riceva il 25% di probabilità di avere la “top pick”, la seconda peggior squadra il 19,9% e così via fino allo 0,5% di probabilità dell’ultima franchigia non qualificata per la post-season (l’ordine per le squadre qualificate ai playoffs è determinato dal record di regular season).

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Il nuovo sistema invece vorrebbe dare ad ognuna delle peggiori 5 squadre le stesse chance, dando l’11% di possibilità di prima scelta. Così facendo si moltiplicherebbero le occasioni per ogni franchigia presente al Draft, facendo arrivare, per esempio, quello 0,5% della migliore squadra tra le peggiori fino al 2%.

Inoltre scoraggerebbe le squadre a praticare il tanking, in quanto avere il peggior record NBA non assicurerebbe più maggiori opportunità di avere la numero uno.

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Un’altra novità sarebbe quella di allargare la scelte effettivamente determinate dal Draft, per farle passare da tre a sei. Se è vero che sono tutte le squadre non qualificate ai playoffs a partecipare alla lotteria, è vero anche che solo le prime tre scelte sono “pescate”, mentre le altre sono decise anche qui in base al record. Ampliare a sei, sulle quattordici totali, le posizioni da scegliere, renderebbe più probabile che una franchigia si muova verso l’alto e non più verso il basso.

Queste idee permetterebbero infatti anche alle squadre di medio livello di crescere, e di non restare per anni in quel limbo in cui non sei abbastanza forte per il titolo ma nemmeno troppo scarso per sperare in una scelta alta.

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Pensate ad esempio ai Phoenix Suns. Fuori dai playoffs con un record che ha sfiorato il 60% di vittorie, avrebbe comunque la possibilità con questo formato di salire fino alla sesta scelta, e non cadere alla quattordicesima dopo non essere stata pescata nelle prime tre. O ancora a Minnesota o Denver. Tutte squadre buone che però, al momento, non potranno mai puntare sul draft per fare il salto decisivo.

Adam Silver sa che il sistema della lottery va aggiornato, ed entro un paio di stagioni qualcosa sarà fatto. Si parte sempre dalle idee e quelle, sembrano esserci.

Marco Capasso