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La NBA fa continuare il sogno dello sfortunato Isaiah Austin…

La NBA fa continuare il sogno dello sfortunato Isaiah Austin…

Giovedì notte tra la 15esima e la 16esima scelta del draft NBA è arrivata una chiamata speciale da parte del Commissioner Adam Silver: quella di Isaiah Austin. Quattro giorni prima, gli specialisti del draft prevedevano la chiamata del centro sophomore di Baylor tra la fine del primo giro e l’inizio del secondo. Ma sempre quattro giorni prima Austin ha scoperto che non avrebbe mai giocato a basket da professionista, e che quindi non avrebbe mai messo piede in NBA.

La sua è una storia struggente, di cui si è impossessata la sindrome di Marfan, una malattia genetica rara che gli ha colpito il cuore, e che gli ha di fatto chiuso la porta in faccia della lega di pallacanestro più bella del mondo. Eppure Austin guarda già avanti:

“Ho tutta la vita davanti a me. Non ho intenzione di stare qui e tenere il broncio perchè non posso più giocare a basket. Ho solo 20 anni ed ho intenzione di fare tutto il possibile per rendere la mia vita migliore.”

La malattia gli impedirà di giocare a basket, ma nessuno gli potrà mai impedire di far parte della NBA. Proprio per questo il Commissionar lo ha chiamato sul palco per celebrarlo, tra gli applausi della folla del Barclays Center di Brooklyn:

Prima di continuare, voglio prendere un momento per riconoscere il centro di Baylor Isaiah Austin. Molto probabilmente avete già sentito parlare di Isaiah. E’ uno dei migliori giocatori collegiali della nazione e si aspettava di essere scelto questa sera, prima di scoprire pochi giorni fa di avere una malattia genetica chiamata sindrome di Marfan. A causa di ciò non è più in grado di giocare un basket competitivo. Come gli altri giovani qui stasera, Isaiah si è impegnato duramente con dedizione ed etica del lavoro per avere una potenziale carriera come giocatore di pallacanestro professionista e vogliamo assicurarci che almeno una parte del suo sogno si avveri. Così mi date il grande piacere di dire… che la prossima scelta del draft 2014, la NBA seleziona Isaiah Austin dall’Università di Baylor.”

Coperto da un cappello blu con il logo della NBA, Austin ha cominciato a far scendere le lacrime. Come non farlo, mentre saliva i gradini del palco per abbracciare Silver e la standing ovation del Barclays Center. E’ stato un momento sensazionale.

“L’invito del Commissioner Adam Silver è stata una straordinaria benedizione. Questo mostra quanta classe ha quell’uomo. Ho tanto rispetto per lui e per l’NBA e ne sono grato se mi trovo in questa posizione. Ho dimenticato la sindrome per un pò. Non riuscivo a smettere di pensarci: ‘Vado a New York! Vado a New York per il Draft NBA!!!’. E’ sempre stato il mio sogno arrivare a NY. Ora sono qui.”

Austin ama il Gioco più di ogni altra cosa al mondo. Bisogna essere benedetti per giocare a basket, ma lui è grato a Dio per avergli salvato la vita, perchè avrebbe potuto lasciarlo continuare a giocare a pallacanestro insieme a quella maledetta sindrome.

“Questi ultimi due giorni mi hanno davvero insegnato molto. Devo mantenere un atteggiamento positivo e non darò più nulla per scontato, perchè la vita ti può essere strappata via in pochi secondi.”

La sindrome ha provato a fermare il sogno di Austin… ma la NBA non ne ha voluto proprio sapere di farlo terminare, regalandogli, dopo le lacrime, un enorme sorriso …