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Gentile, sei davvero pronto per l’NBA?

Gentile, sei davvero pronto per l’NBA?

“With the 53th pick in the 2014 NBA Draft, the Minnesota Timberwolves select: Alessandro Gentile, from Olimpia Milano, Italy”.

Una frase che Alessandro Gentile sognava di ascoltare sin da quando ha mosso i primi passi su un campo da basket, e che finalmente il 26 giugno è stata pronunciata dal Commissioner Adam Silver. Il giocatore campano, non ancora ventiduenne, è stato poi immediatamente girato in cambio di una somma vicina al milione e mezzo di dollari agli Houston Rockets, franchigia che probabilmente il prossimo anno potrà essere considerata una contender per il titolo, una volta di più se Lebron James dovesse trasferirsi in Texas.

Gentile, fresco vincitore del campionato italiano e del titolo di MVP delle finali (più giovane in assoluto a fregiarsi di questo premio) nelle prossime settimane dovrà prendere una decisione fondamentale per la sua carriera: rimanere in Europa (per una o due stagioni), e continuare ad accumulare esperienza, o fare immediatamente il grande salto e trasferirsi subito negli States?

Tanti sono i fattori che suggerirebbero di perseguire l’una o l’altra strada. Quel che è certo è che a Houston gode della stima di tutti, tanto che il GM della squadra ha postato su Twitter i propri complimenti per i risultati conseguiti dal giocatore nella sua patria; inoltre, nell’organigramma della società compare un altro nome familiare al basket italiano e allo stesso Gentile: si tratta di Gianluca Pascucci, ex general manager di Milano e oggi “director of player personnel” proprio presso i Rockets (chissà che non sia stato proprio lui a suggerire di puntare sul giovane di Maddaloni).

Tornando alla questione di partenza, Alessandro potrebbe partecipare ai camp organizzati dalla stessa NBA e alla Summer League, una minilega organizzata appositamente per i giocatori con meno di tre anni di militanza nella lega e per i giocatori appena draftati, soprattutto per farsi conoscere e per iniziare a prendere confidenza con un mondo, soprattutto per lui, totalmente nuovo e tutto da esplorare. Oppure potrebbe rispettare l’ultimo anno di contratto che ha con l’Olimpia Milano (che contiene la clausola NBA Escape) o addirittura prolungarlo ulteriormente.

Altre fonti invece parlano di contatti tra il giocatore e il CSKA Mosca, con il quale di sicuro giocherebbe una stagione molto competitiva (in particolare a livello europeo) che lo aiuterebbe a crescere a livello tecnico. Da ricordare, inoltre, è che i giocatori chiamati al secondo giro del Draft non firmano automaticamente un contratto con la rispettiva franchigia: quest’ultima, infatti, ne detiene esclusivamente i diritti.

La certezza è che Alessandro Gentile diventerà un giocatore NBA, l’incognita è rappresentata dal momento in cui si tufferà in questa affascinante avventura.

Domenico Fiore