Google+ John Stockton: una fiamma che scalda il cuore degli Utah Jazz
John Stockton: una fiamma che scalda il cuore degli Utah Jazz

John Stockton: una fiamma che scalda il cuore degli Utah Jazz

La notizia è di quelle che accende gli animi di tutti gli appassionati NBA.  La dirigenza degli Utah Jazz pare stia pensando ad un clamoroso ritorno del giocatore che, insieme a Malone, ha fatto la storia della franchigia.  I tifosi hanno ancora negli occhi le finali contro i Chicago Bulls di Jordan e sperano che John Stockton possa riportare i Jazz a quei traguardi di fine anni ’90.

A testimonianza della veridicità dei rumors riguardanti la vicenda arrivano puntuali le parole di Dennis Lindsey, General Manager degli Utah Jazz:

“Stiamo valutando i possibili candidati. John è uno tra questi.”

Il momento delle fatidiche telefonate è molto vicino. Lindsey infatti ha già apertamente dichiarato  che si sta avvicinando al momento in cui, la dirigenza, contatterà i potenziali candidati. A dire il vero in pole position ci sarebbe Jim Boylen, famosissimo allievo di Gregg Popovich. Ma, a quanto pare, qualora Stockton decidesse di tentare l’avventura da Head Coach, il “muto” scalerebbe qualsiasi tipo di classifica.

Come quando incantava da playmaker, la palla sembra essere, appunto, nelle mai di John. Quest’ultimo, per non smentire la sua nomea di uomo di poche parole, non ha rilasciato nessuna dichiarazione al riguardo ma sembra che ci stia pensando.

A stuzzicare Stockton la presenza di Malone e Sloan. Si riformerebbe il famoso trittico che fece le fortune dei Jazz. Infatti Malone allena i lunghi della squadra e Sloan è di nuovo consigliere dopo il clamoroso divorzio nel 2011.

Ma Stockton saprà essere geniale da allenatore come lo è stato da giocatore o rischia di fare la stessa fine di Magic ai Lakers?

La storia insegna che i giocatori definiti geniali e sopra le righe, poi, non sono riusciti a trasferire tutta la loro visione del gioco nei panni dell’allenatore. Oltre a Magic nel Basket c’è anche l’esempio lampante di Maradona nel calcio. Idee troppo sopra le righe per essere condivise da, chi, sopra le righe non lo è.

Ma Stockton è diverso. Geniale nel suo status di straordinaria normalità. Geniale nel decidere determinati momenti delle partite, tremendamente normale quando bisognava rifornire i lunghi o i tiratori dal perimetro. Staremo a vedere cosa ribollirà nel calderone del roccioso stato degli Stati Uniti.

Nessuno vorrà mangiare pietre ma solo basket.

Gabriele Manieri  @Manieri11