Richard Hamilton va controcorrente e nell’indicare i suoi favoriti per il titolo NBA 2017/18 fa una scelta pienamente in linea col personaggio: non badando infatti alle impressioni e ai risultati dei recenti sondaggi fatti ai General Manager delle 30 franchigie della lega (per il 93% di loro sono ancora i Golden State Warriors i principali indiziati ad alzare il Larry O’Brien Trophy a giugno), l’ex Wizards, Pistons e Bulls ha dichiarato invece che, per quanto lo riguarda, giocherebbe le proprie fiches sui Cleveland Cavs di LeBron James.
Una squadra che, per il 39enne prodotto di Connecticut, mai come quest’anno ha nella profondità del proprio roster un’arma difficile da contrastare, vista anche l’addizione negli ultimi giorni di Dwyane Wade, veterano che porterà (sia da titolare che dalla panchina) ulteriore esperienza e talento nelle fila giallo-amaranto.
“Guardate quei ragazzi e guardate il talento che c’è in quella formazione. Ci sono tre giocatori che in carriera hanno tutti fatto parte della prima squadra NBA. Questo è un bene per LeBron James che così non dovrà scendere in campo ogni sera e caricarsi il peso della squadra sulle spalle.
Ora hai uno come Dwyane Wade pronto a svolgere un ruolo un po’ alla “Robin”, di uno disposto a entrare e dire “Ok, c’è Lebron ma quando verrà il momento di sostituirlo io sarò pronto”. Ci sono ragazzi pronti e preparati per fare la differenza nelle situazioni che contano”.
Uno di questi, una volta guarito il problema all’anca, sarà sicuramente anche Isaiah Thomas, arrivato a Cleveland insieme a Jae Crowder e Ante Zizic nella trade che ha portato l’ex numero 2 in Massachusetts. IT quando sarà pronto aggiungerà ulteriore pericolosità e soluzioni al quintetto dei vicecampioni in carica, tutte cose che potrebbero risultare decisive per tentare di nuovo e in maniera seria l’assalto al titolo.
“Tornerà a gennaio, ma è uno che può accendere la scintilla specialmente in campo aperto, facendo le sue giocate, guadagnandosi tiri liberi e andando al ferro”.
Le parole di Hamilton che, come molti d’altra parte, vede nel 28enne di Tacoma quella voglia, quel qualcosa di speciale in grado di condurre i Cavs uniti verso un’unica e (si spera gloriosa) direzione. Aspettando l’ex Celtics, toccherà agli altri nuovi del roster portare energie fresche e instradare nel migliore dei modi la stagione di Cleveland. Che, al contrario dei più, Rip Hamilton vede con un altro anello in bacheca a giugno.
Voi che ne pensate delle sue parole?