Ora è ufficiale: Gary Harris ha rinnovato con i Denver Nuggets. L’ex giocatore dei Michigan State Spartans ha firmato un contratto di quattro anni a 84 milioni di dollari. Le fonti di lega dicono che il contratto firmato dal ventireenne nato in Indiana è di 74 milioni, che potrebbero arrivare a 84 milioni in caso di raggiungimento di bonus di squadra e individuali. Le due parti, rappresentate gli agenti del giocatore, Austin Brown e Aaron Mintz dell’agenzia CAA Sports, e dal presidente e direttore delle operazioni della franchigia del Colorado, Tim Connely, hanno raggiunto l’intesa nella serata di sabato.
I Nuggets avevano tempo fino al 16 ottobre per firmare l’estensione di Gary Harris, grazie alla rookie extension poiché il giocatore era stato scelto al Draft del 2014 (come diciannovesima scelta assoluta dai Chicago Bulls). In caso di mancato rinnovo, a luglio 2018, Harris sarebbe diventato restricted free agent. Questo contratto è un grande passo in avanti per la carriera del numero 14, e una grande scommessa per la squadra allenata da coach Michael Malone.
Dopo l’anonima stagione da rookie, Gary Harris ha trovato la giusta quadratura e soprattutto dalla passata stagione, è diventato un perno fondamentale dei Denver Nuggets. L’ex giocatore dell’Università del Michigan, la scorsa stagione ha registrato 14.9 punti di media, ha tirato dal campo con il 50% e con il 42% da dietro l’arco. Anche questa preseason, probabilmente, ha convinto la franchigia di Mile-High City a firmare l’estensione a Harris: 25 punti in 21 minuti contro i Los Angeles Lakers, hanno consolidato la sua posizione come una delle giovani (probabili) future stelle di questa lega.
Adesso Gary Harris è entrato nella speciale top ten delle guardie più pagate dell’NBA insieme a James Harden, DeMar DeRozan, CJ McCollum, Bradley Beal, Nicolas Batum, Victor Oladipo, Jimmy Butler, Klay Thompson e Wesley Matthews. Un’altra pedina giovane e importante si è stabilizzata nello scacchiere dei Nuggets: dove possono arrivare quest’anno?