Da un po’ di tempo a questa parte, uno dei maggiori motivi di discussione in casa Spurs è LaMarcus Aldridge. L’ala grande ex Portland Trail-Blazers, ai microfoni di Michael C. Wright di ESPN, ha ammesso di aver avuto un colloquio con il proprio allenatore, Gregg Popovich, in estate. Ma non un colloquio professionale, più un dialogo tra amici: Aldridge, ha ammesso di non essere sempre stato felice a San Antonio, e che è sembrato che il coach non se ne fosse mai accorto.
La cosa che più il giocatore nato a Dallas contestava, era il suo ruolo in attacco: gli Spurs sono famosi per muovere molto velocemente la palla offensivamente, ma per Aldridge, abituato ad essere il punto focale dell’attacco nei suoi nove anni a Portland, è stata una cosa complicata da digerire. Infatti, LaMarcus, non si è sentito importante nella metà campo offensiva come si aspettava:
“La colpa è stata sia mia che della squadra. Probabilmente non ho corso duramente sul parquet, e loro non mi hanno cercato. Poi, quando entrambi ci abbiamo pensato, era troppo tardi. Ma quest’anno, sapendo che sarà una stagione chiave, ho intenzione di correre più duramente, e mi cercheranno più velocemente. Quindi andrà molto meglio “.
Per i San Antonio Spurs, riavere in squadra il LaMarcus Aldridge formato Portland Trail Blazers sarebbe una vittoria importantissima: durante il suo periodo da All-Star in Oregon, durato quattro stagioni, il lungo texano era uno dei giocatori migliori della lega, e aveva segnato 22.4 punti e 9.7 rimbalzi per partita di media.
Nelle sue due stagioni a San Antonio i suoi numeri non sono da buttare (17.6 punti e 7.9 rimbalzi di media) ma nemmeno ai livelli di qualche anno fa. Pop, che ha lodato la difesa di Aldridge, e si è preso le responsabilità dei suoi malumori, ha ammesso che bisognerà apportare qualche modifica all’azione offensiva della sua squadra. Nella stagione dove a Ovest c’è più concorrenza che mai, agli Spurs servirà il miglior LaMarcus Aldridge.