L’eventuale addio di Kyrie Irving porterà molti problemi ai Cleveland Cavaliers. L‘assenza del numero 2 si percepirà, non solo in fatto di leadership nello spogliatoio, quanto in particolare sul campo: le caratteristiche di Uncle Drew sono uniche nella lega, sarà quindi quasi impossibile sostituirle. È vero, i Cavs per non farsi trovare impreparati hanno preso Derrick Rose, che al minimo salariale è un affare, ma non può assolutamente fare le giocate di Irving con la palla in mano.
Fosse stato il Rose del 2011, il supporto dell’ex Chicago Bulls sarebbe stato certamente diverso: l’esplosività che aveva quel giocatore era incredibile, quasi meglio del Russell Westbrook attuale. Quindi con l’addio di Kyrie Irving ed un Derrick Rose che non possiede più la leadership dei tempi di Chicago che si fa? Si affida tutto il gioco offensivo a LeBron James ovviamente. Non che prima il Re non avesse in mano il pallino dei suoi Cavs, però certamente il suo apporto sarà ancor più decisivo nella prossima stagione.
Dal suo ritorno ai Cavaliers, la squadra dell’Ohio si è migliorata di stagione in stagione nella percentuale del tiro da tre punti classificandosi al settimo, al secondo e al primo posto negli ultimi 3 anni. Questo risultato è stato facilitato anche dall’arrivo di veri e propri cecchini da oltre l’arco dei 7 metri e 25, come Kyle Korver, Kevin Love, Channning Frye e Jr Smith. Il ruolo di James in questa stagione sarà quello di cambiare il suo modo di giocare, o meglio sfruttare di più una situazione di gioco a lui molto favorevole: il post.
LeBron è stato il 71° giocatore per produttività in post-up nella scorsa stagione, e non c’è dubbio che puo’ e deve fare meglio, per permettere ai compagni di aumentare la loro fiducia negli eventuali spari da dietro l’arco, ma anche di aumentare forza e potenza sotto canestro. E’ chiaro che un LeBron assiduamente in post terrebbe impegnata metà difesa della squadra avversaria.
Insomma The Chosen One deve sfruttare maggiormente la sua prestanza fisica nell’one-to-one per poi armare la mano dei suoi cecchini. Il possibile arrivo di Eric Bledsoe (nella trade che porterà Irving lontano dall’Ohio) può rivelarsi un’ulteriore fortuna per i Cleveland Cavaliers, vista la grande precisione del giocatore dei Phoenix Suns dal’arco dei tre punti: 33.5% in carriera e la scorsa stagione.
Ciò che rende grande LeBron James è il continuo migliorarsi di anno in anno in ogni aspetto del gioco. Siamo quindi sicuri che anche nella stagione 2017/18 il Re ci stupirà ancora una volta con le sue giocate e soprattutto vedremo chi tra James ed Irving farà più strada.
Noi una certa idea ce l’abbiamo… anche perchè LeBron è immarcabile, anche in post!