Brian Shaw non è più l’allenatore dei Denver Nuggets. L’allontanamento era nell’aria perché l’andamento della squadra del Colorado era a dir poco negativo e sembrava che coach Shaw non avesse più il polso della situazione. D’altronde già qualche tempo fa l’ex Lakers si era rivolto ai suoi giocatori in maniera chiara ed inequivocabile: “Sembra che stanno perdendo con la volontà di farlo, e ciò è inaccettabile. Penso sia difficile perdere apposta ma la mia sensazione è questa. Non posso farci niente, il mio compito è quello di allenare e continuerò a farlo cercando di farlo nel migliore dei modi ogni singolo giorno”.

Tali forti dichiarazioni arrivarono dopo a sconfitta interna contro gli Charlotte Hornets, terza sconfitta consecutiva e 10 perse nelle ultime 11 partite. Dopo quella partita ci fu un incontro tra i giocatori e l’allenatore, una sorta di faccia a faccia di 30 minuti dal quale Shaw non ne uscì certo convinto confermando quello che pensava, ovvero che ci fosse un ammutinamento in squadra e che i suoi giocatori non stavano giocando al massimo delle loro possibilità.

Era abbastanza chiaro dunque che il coach non avesse più il controllo dello spogliatoio e che forse un cambio era necessario. Certo la dirigenza, vedi cessione di Mozgov ed Afflalo, ad un certo punto della stagione ha sostanzialmente alzato bandiera bianca o quasi pensando più che al presente, al futuro ma un cambiamento di rotta sembrava necessario.

Il record al momento dell’allontanamento di Shaw era di 20-39 con la franchigia che occupa il 13esimo posto nella Western Conference mentre il bilancio totale dell’ex Lakers da quando siede sulla panchina dei Nuggets è di 56-85. Al suo posto è arrivato coach Melvin Hunt (assistente di Shaw) che ha subito diretto l’allenamento e guidato la squadra contro i Milwaukee Bucks.

Chi si aspettava una reazione è stato accontentato. I Nuggets infatti hanno sconfitto la squadra allenata da Jason Kidd 106-95, match in cui il nostro Danilo Gallinari ha sfornato un’ottima prestazione da 26 punti con 7 rimbalzi. Per il Gallo è stato il season high mentre ottime indicazioni sono arrivate anche da Faried, doppia doppia da 14 punti ed altrettanti rimbalzi, da Wilson Chandler e da Lawson anche lui in doppia doppia da 16 punti e 10 assist.

Denver era reduce da 6 sconfitte consecutive, la frustrazione in squadra era alta e la vittoria in casa mancava addirittura dal 14 Gennaio (114-107 contro Dallas). Da allora 10 sconfitte consecutive al Pepsi Center, 6 settimane senza veder vincere i propri beniamini per i tifosi dei Nuggets a cui il neo allenatore ha subito rivolto un pensiero:

“Avevamo una scimmia sulla spalla, non ne potevamo più. Non vincevamo al Pepsi Center da troppo tempo ed i giocatori volevano tornare a veder sorridere i nostri tifosi. Volevamo vincere per loro”,

Le dichiarazioni di un felice coach Hunt nel post partita. Quest’ultimo guiderà la squadra fino al termine della stagione come confermato dal General Manager Tim Connolly dopo la partita.