Alla fine la spuntano i Clippers. Con un 126-121 la squadra di casa vince gara -7 e si guadagna l’accesso al secondo turno, nonostante tutte le avversità incontrate fino a qui. Ad aspettarla ci sarà un’altra serie incredibile, contro gli Oklahoma City Thunder.
Decisivo il contributo delle tre stelle dei Clippers,Chris Paul (22 punti, 14 assist), DeAndre Jordan (15 punti e 18 rimbalzi) e Blake Griffin (24 punti). Onore anche a coach Doc Rivers, che ha guidato non solo i suoi ragazzi, ma l’intera franchigia in acque tormentate. Ora però viene il bello…
“Io penso che la squadra aveva davvero bisogno di questo successo. Volevo davvero che vincessimo, ma non perchè l’anno scorso non l0 abbiamo fatto, m semplicemente per tutto ciò che è accaduto. I nostri ragazzi hanno combattuto le avversità e le hanno vinte!”
Doc Rivers
Il chiaro riferimento è alle intercettazioni di Donald Sterling, e le sue affermazioni razziste, seguite dal clamore della giusta decisione Nba e la ricerca di un nuovo proprietario di franchigia.
I complimenti però, van fatti anche ai Warriors di Jackson, anche loro non privi di difficoltà. Innanzitutto l’assenza del centro titolare Andrew Bogut, poi l’incertezza sul futuro di coach Mark Jakcson, che sembra ai ferri corti con la dirigenza, ed infine il caso Sterling, di difficile gestione anche per Golden State. Curry e compagni si sono infatti ritrovati a dover mostrare rispetto ad una squadra con cui non hanno grande feeling, senza sapere come farlo.
“Questa è una serie di cui tutti gli addetti ai lavori dovrebbero essere orgogliosi. Ci sono state gran partite in uno dei momenti più bui dell’intera storia della lega.”
Mark Jackson
I Clippers sono stati costruiti per vincere un titolo, ed hanno portato dentro Rivers per completare il processo. Il prossimo livello è Oklahoma, vedremo cosa sapranno fare Paul e compagni.
HIGHLIGHTS – LOS ANGELES CLIPPERS 126-121- GOLDEN STATE WARRIORS
