Quando si parla dei Cleveland Cavaliers è facile pensare subito ai big three, Kyrie Irving, Kevin Love e, naturalmente, LeBron James. Dopo la tiratissima partita giocata e persa contro gli Houston Rockets di domenica però, dall’ambiente Cavs, e in particolare dall’allenatore David Blatt, arrivano invece dei grandi apprezzamenti per Matthew Dellavedova. Sempre vittima di voci per cui James vorrebbe un playmaker di riserva più forte rispetto all’australiano, Dellavedova si è, sin dall’inizio della stagione, distinto per impegno e dedizione, nonostante le sue caratteristiche fisiche quasi gli vietino di giocare ad un certo livello nella NBA.
Certo siamo in un’epoca in cui il livello dei playmaker è altissimo e l’abilità di giocatori come Chris Paul, Russell Westbrook e Stephen Curry è inarrivabile. Ma Matthew è costantemente in movimento, non ha paura di prendersi i tiri che le difese gli concedono e, soprattutto, difende. Anche contro giocatori più grossi, e quasi tutti lo sono, l’aggressività e l’applicazione di Dellavedova sono di esempio per tutti.
Mi piace competere e sono un giocatore di squadra. Faccio il mio dovere, provare a mettere energia in difesa, muovere la palla e mettere tiri quando sono libero. Amo il gioco e amo vincere.
Molti addetti ai lavori continuano a pensare che avere Dellavedova nel ruolo di vice Irving resti un punto debole per una squadra che, come Cleveland, punta dritto alla Finale NBA come obbiettivo minimo stagionale. David Blatt, però, ha idee diverse. Quando i Cavaliers faticavano a trovare un gioco corale di squadra l’ex allenatore del Maccabi ha sempre visto e premiato la voglia dell’australiano. E anche ora che Cleveland si è rinforzata e sta trovando continuità di gioco e risultati, il suo ruolo non viene disconosciuto e anzi, continua a trovare molto spazio. 42 minuti sul parquet domenica, dopo aver chiuso la partita contro i Pacers a 14 punti, 10 rimbalzi e 5 assist (seppur con 5 su 18 dal campo e -15 di plus-minus).
“E’ un giocatore sottovalutato”, ha dichiarato Blatt. “Lotta sempre al massimo delle sue capacità e non posso che parlare bene di lui”. La rivincita di Dellavedova, uno dei piccoli segreti dei nuovi Cleveland Cavs.
Marco Capasso