Che LeBron James sia un fenomeno nel proprio sport è ormai cosa risaputa: anche chi non mastica la pallacanestro riconosce il nativo di Akron come una stella assoluta e come uno degli atleti più importanti della storia.
Quello che invece passa inosservato ai più è la straordinaria capacità di questo mostro di 2.03 metri di altezza e 113 kg di ricoprire praticamente ogni ruolo sul rettangolo di gioco, dal play al centro, e soprattutto di continuare a sfoderare prestazioni esaltanti in ogni posizione in cui si trovi. Un esempio? La vittoria sui Chicago Bulls di martedì notte, in cui LeBron ha giocato come point guard mettendo comunque a referto 34 punti e 13 assist.
Ma cosa rende il primo violino dei Cavs così duttile? Ha provato a spiegarlo lui stesso di recente, dichiarando:
“Credo personalmente che la cosa migliore per me fin da quando ero piccolo fosse di aver imparato ogni posizione in campo. Quando iniziai a giocare, per qualche strano motivo, potevo ricoprire ogni singola posizione in campo allo stesso tempo”.
Ridurre il tutto ad una questione di abitudine però sarebbe sbagliato: senza un fisico del genere LeBron non sarebbe quello che è. Il suo telaio gli permette di fare qualsiasi cosa, perché pur non essendo eccessivamente alto ha un’esplosività e una potenza formidabile, caratteristiche che sono genetiche ma che sono state anche sviluppate e mantenute grazie all’attenzione maniacale che il numero 23 dedica al suo corpo.
Oltre alla forza bruta però è fondamentale sottolineare anche il controllo e la coordinazione, che sono due frecce importanti nella faretra di LeBron, in quanto gli consentono di non deragliare mai durante le azioni di corsa e di penetrazione, mantenendo anche un ottimo ball handling. Come se non bastasse, l’ex Miami Heat è anche un allenatore in campo perché vede il gioco prima degli altri atleti, è dotato di letture che anticipano sempre le mosse dei rivali, sia difensivamente che offensivamente. Praticamente la sua completezza non si ferma alla mera fisicità, ma va oltre: è anche mentale.
Riassumendo tutte queste caratteristiche, viene facile capire perché Lebron James sia a suo agio in ogni posizione del campo, e in particolar modo si può anche arrivare a pensare a una carriera ancora lunga, proprio per questa sua propensione all’adattamento.