Sembra essere un’annata veramente disgraziata dal punto di vista degli infortuni. Dopo il ko shock di Gordon Hayward (clicca qui) nell’opening night contro i Cleveland Cavaliers e lo stop di Jeremy Lin (clicca qui), Chris Paul (clicca qui), Derrick Rose (clicca qui), arriva anche quello di Milos Teodosic. I suoi Los Angeles Clippers giocavano contro i Phoenix Suns al Talking Stick Resort Arena, dopo pochi minuti il serbo cerca il rimbalzo offensivo su un tiro di Gallinari e poggia il piede sinistro irregolarmente.
L’ex CSKA Mosca si accascia a terra dolorante, non rientrerà più nella partita. Stando alle ultime notizie Teodosic si sottoporrà alla risonanza magnetica nelle prossime ore per valutare l’effettiva entità del suo infortunio. Il suo stop può essere una brutta tegola per il Clippers che senza il serbo perdono quella enormità di fantasia che lo contraddistingue. Non a caso ad inizio stagione Patrick Bevarley disse:
“Potrebbe essere il miglior passatore della NBA in questo momento, il suo QI cestistico è diverso da qualunque altro che abbia mai visto.”
La questione da analizzare è un’altra però. Sapere quando un giocatore si farà male è pressochè impossibile, ma gli infortuni si possono prevenire? Certamente ed Adam Silver lo sa. Il GM della NBA ha ridotto il numero di partite in preseason, ma questo non è bastato a preventivare le cifre degli stop dei giocatori. Anzi, in alcuni casi sembra che la riduzione di match abbia allontanato gli atleti dalla condizione fisica migliore e, di conseguenza, il rischio infortuni è aumentato.
Questo è un problema delicato da affrontare, a cui non è semplice trovare una soluzione perchè c’è molto, troppo denaro che balla negli interessi della NBA: ridurre il numero di match in regular season costerebbe troppo in termini economici. Nel frattempo che si trovi una soluzione, speriamo che gli infortuni gravi non aumentino di settimana in settimana e soprattutto che il problema al piede di Milos Teodosic non sia così grave.