Per quanto agli occhi di molti possa sembrare antipatico, per alcuni suoi atteggiamenti, uno cosa sicuramente a Steph Curry va riconosciuta: oltre allo smisurato talento, la sua grande voglia di vincere. Molti addetti ai lavori e non, vedono nei Golden State Warriors la squadra nettamente favorita nella vittoria del titolo. Ma guai a ripeterlo al numero 30 di Dub City.
Il due volte MVP della regular season non è ancora soddisfatto, e vuole la massima concentrazione di tutta la Dub Nation per affrontare al meglio la stagione che sta per arrivare, senza pensare di essere i più quotati alla vittoria finale. Anzi, coach Kerr ha ribadito come questa stagione dei Warriors sarà complicata proprio perchè devono rispettare le aspettative. A chi continua a dire che i suoi Golden State sono stra-favoriti per il titolo, Curry ha risposto:
“Vivo nel momento, so che niente è certo; potrebbe sembrare un cliché, ma bisogna apprezzare ogni giorno di questo lavoro. Gli infortuni possono accadere. Ci sono degli ostacoli che si possono incontrare per strada nel lungo cammino della NBA.”
Alla point-guard nativa di Akron non importa aver vinto due premi MVP, essere considerato uno dei migliori tiratori di sempre, aver raggiunto tre volte le Finals negli ultimi tre anni e averne vinte due: per entrare nella storia (cosa che con tutta onestà ha già fatto) sa che non basta.
“Voglio essere ricordato come un vincente. Voglio essere ricordato come un campione. Ovviamente ho realizzato qualcosa nella mia carriera, ma voglio realizzare molto di più. Più titoli. Più divertimento. Molto di più per tutta la mia squadra. So il lavoro che dovrà essere svolto, ma sono pronto a ripeterlo”.
La squadra anche quest’anno potrà contare sui quattro All-Stars Curry, KD, Klay Thompson e Draymond Green. La stagione ricomincia il 17 ottobre contro gli Houston Rockets, data in cui i Golden State Warriors riceveranno i loro anelli. Con ogni probabilità non sarà di certo l’ultima volta…