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In casa Cleveland Cavaliers continuano i problemi in vista della prossima stagione, questa volta a destare la preoccupazione dei tifosi non sono state le voci di mercato, ma l’infortunio alla caviglia sinistra subito da LeBron James nel corso della preseason. Bisogna infatti puntualizzare che non si tratta di un problema accusato dopo la partita giocata la scorsa notte contro i Bulls (incontro terminato 108 a 94 in favore di Chicago, nella quale LeBron ha messo a segno 17 punti con 8 palle perse) quanto di un riacutizzarsi del dolore manifestatosi lo scorso 27 settembre.
James era infatti consapevole delle condizioni precarie della propria caviglia, ma aveva l’esigenza di conoscere la reale entità dell’infortunio per capire se fosse davvero necessario interrompere la preparazione in vista della stagione ormai alle porte. Purtroppo per i tifosi di Cleveland, questa mattina il “Re” ha lamentato un dolore molto forte e persistente alla caviglia sinistra, tanto da mettere in dubbio la presenza di James nella partita d’esordio del prossimo 17 ottobre contro i Boston Celtics del “traditore” Kyrie Irving.
Evento più unico che raro dato che LeBron non ha mai mancato l’appuntamento con la partita d’esordio stagionale nei suoi 14 anni d’esperienza in NBA. “Il prescelto” non si è mai tirato indietro davanti alle difficoltà e anche questa volta, potrebbe comunque decidere di partecipare alla partita, sfruttando l’ultima settimana di preseason per riposarsi e curare il più possibile il proprio fastidio. Il recupero però ad oggi, appare piuttosto complicato, come sottolineato dalle parole dell’allenatore dei Cavaliers Tyronn Lue:
“L’infortunio di LeBron è un duro colpo per noi, stavamo provando un nuovo assetto per la prossima stagione e sicuramente, la sua mancanza ci penalizzerà parecchio. Siamo un gruppo nuovo e per questo abbiamo l’esigenza di giocare il più possibile per rendere fluido il nostro starting-five.
James è un tipo duro, uno di quelli che non si arrende nemmeno davanti l’evidenza ma questa volta è diverso: lui è il nostro punto di riferimento e con tutti i problemi fisici che abbiamo in squadra non possiamo permetterci di aggravare la situazione e rischiare di perderlo per un medio-lungo periodo.
Dobbiamo adattarci, per questo LeBron non giocherà nessuna partita rimanente nella preseason e potrebbe saltare anche la prima partita contro i Boston Celtics. Dobbiamo valutare bene la situazione giorno per giorno.”
Data la lunga indisponibilità di Isaiah Thomas, Lue stava provando varie soluzioni di gioco, tutte improntate sulla presenza di Derrick Rose, Dwyane Wade, Jae Crowder, Kevin Love e appunto LeBron James sul parquet. In questo scenario si comprende a pieno il senso delle parole dell‘head coach di Cleveland dato che solo il “Re” potrebbe mantenere il ruolo e la posizione ricoperta nella scorsa stagione, con Kevin Love pronto ad agire stabilmente da pivot. Proprio l’ultimo giocatore citato, Kevin Love, ha commentato la notizia del possibile forfait del proprio capitano, lamentando una mancanza di tempo utile per preparare al meglio l’esordio stagionale:
“Maledizione è un brutto colpo per noi ma ci riorganizzeremo! Come avete visto stiamo provando tante cose nuove ultimamente e sono convinto che il nostro lavoro alla lunga darà i suoi frutti. Peccato per il poco tempo a disposizione, purtroppo e quasi impossibile preparasi al meglio con tutte queste cose da sistemare ma riusciremo ad adattarci, come sempre”.
Vedremo se LeBron sarà effettivamente costretto a saltare il primo “faccia a faccia” con il suo “allievo” Kyrie Irving, trasformatosi ora nel “nemico pubblico numero uno”. Dopotutto anche se quest’ipotesi dovesse realmente avverarsi, siamo sicuri che le due “All Star” troveranno sicuramente il modo di sfidarsi ancora: le prossime Finals della Eastern Conference potrebbero essere solo il primo atto della saga.