Google+ Perchè Jason Collins dopo aver fatto coming out è ancora free agent?
Perchè Jason Collins dopo aver fatto coming out è ancora free agent?

Perchè Jason Collins dopo aver fatto coming out è ancora free agent?

Tutte le squadre della Lega hanno iniziato il training camp, ma Jason Collins è ancora nella sua casa a Los Angeles in attesa di una chiamata che realisticamente non arriverà fino all’inizio della regular season, o almeno lo spera il veterano californiano.

Jason Collins dopo il periodo universitario trascorso a Stanford ha esordito in NBA nel 2001 con i New Jersey Nets, dove è stato sette stagioni, arrivando a disputare le finali NBA nel 2002 e nel 2003. Nelle stagioni successive ha giocato nei Memphis Grizzlies, Minnesota Timberwolves, Atlanta Hawks, Boston Celtics e Washington Wizards.

Il 29 aprile del 2013 attraverso un articolo pubblicato su Sports Illustrated ha dichiarato la propria omosessualità e da allora è considerato come il primo atleta in NBA a fare coming out. Ora, purtroppo, non ci sono garanzie sul futuro del 34enne perchè molte franchigie NBA pensano che ormai non possa più dare nessun contributo alla causa.

Ma una domanda da porsi è d’obbligo: Collins è davvero ancora un free agent a causa della sua età avanzata e delle sue capacità in calo, oppure le squadre NBA non sono ancora pronte ad impiegare un centro gay  in mezzo al campo?

Essendo realistici ed analizzando che Jason Collins in 12 stagioni tra i professionisti ha mantenuto una media di 3.6 punti e 3.8 rimbalzi a partita in 20.3 minuti di utilizzo sul campo, molto probabilmente il fatto che lui non sia a nessun training camp è dovuto al suo calo molto vistoso. Se Collins negli anni precedenti non ha mai avuto un minutaggio decente, di certo non dipendeva dalla sua sessualità, dato che si è dichiarato soltanto lo scorso aprile. C’è da dire anche che per il momento i team NBA non vogliono affrontare la questione mettendo sotto contratto Collins, mentre sarebbe più facile affrontare la situazione più in la quando ci saranno un sacco di altre questioni su cui discutere.

Tra un mese o due, quando inizierà la regular season, infortuni imprevisti potrebbero creare un mercato per l’ex Wizards che per il momento è inesistente. Meglio ancora se si guarda a gennaio/febbraio, dove molti giocatori di fine roster verranno rilasciati prima che i loro contratti diventino pienamente garantiti. Le tre franchigie che sono state interessate a lui e che potrebbero far squillare il suo cellulare sono: la sua ex squadra dei Washington Wizards, i Los Angeles Clippers e i Brooklyn Nets, ma questo non dipende da Jason Collins o dalla sua omosessualità, ma dall’andamento della prossima regular season.

2 commenti

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