Gigi Datome: “Vorrei essere per i Pistons quello che Battier è per Miami”

Quest’oggi l’Italbaket impegnata agli Europei ha commesso il secondo passo falso, dato che è stata sconfitta 68-76 ad opera della nazionale croata. Il migliore degli azzurri è stato ancora una volta lui, il ragazzo di Montebelluna, Luigi Datome, con 24 punti e 7 rimbalzi, immarcabile per buona parte della gara. Luigi Datome con la grande prestazione di oggi ha portato gli azzurri a -5 a pochi minuti dalla fine, ma non c’è stato niente da fare. Al termine della gara Gigi Datome ha risposto ad alcune domande poste dai media, dove ha descritto se stesso al continente oltreoceano e ai Detroit Pistons (la sua nuova franchigia) e ha azzardato anche un piccolo paragone con…:

Senti qualche pressione in più dato che ora sei un giocatore NBA?

“No, no, no. Prima di tutto, io non mi considero un giocatore NBA, perchè non ho giocato ancora nella NBA. Quando io gioco a basket, vado sul campo e provo a dare il meglio che posso e contribuire ai successi del team. La squadra ha fiducia in me e io sono soddisfatto di questo. Non vedo l’ora di avere maggiori responsabilità con la squadra in futuro”. 

Come l’interesse da parte della NBA si è concretizzato in un contratto vero e proprio?

“L’anno scorso c’è stato un gran parlare a Roma degli scout provenienti da oltreoceano per vedere me. C’era molta più attenzione da parte degli scouts e da parte dei manager. Poi quest’anno è stato il migliore per me in termini di prestazioni. Sono stato l’MVP del campionato italiano e tutti mi conoscevano. Questo è stato il primo anno in cui ho avuto l’opportunità di andare in NBA e sono stato anche fortunato perchè ho avuto la possibilità di scegliere tra diverse squadre. Non vedo l’ora di iniziare e vedere se mi merito i minuti e se posso essere un giocatore da NBA o no”. 

Che aspettative hai questo anno?

“Di sicuro non sarà facile per me. E’ la mia prima volta fuori dall’Italia e la prima volta in una Lega che non conosco. Forse avrò bisogno di un pò di tempo per adattarmi. Spero di avere l’opportunità di dimostrare le mie capacità. E’ per questo che ho firmato per due anni, anche se voglio dimostrare già dall’inizio”. 

Come ti descriveresti alle persone che non ti conoscono? Vuoi paragonarti a qualche giocatore attuale della NBA?

“E’ difficile fare paragoni, perchè tutti i giocatori NBA sono giocatori bravi e io sono un rookie e vorrei farmi conoscere. Sono un giocatore atletico, un buon tiratore e ho grande passione per il gioco. Vorrei essere per i Pistons quello che Shane Battier è per Miami. Non una star, quello è certo, ma un giocatore che contribuisce per i buoni risultati della squadra. Forse non sarò una stella, ma aiuterò la squadra. Ecco cosa voglio essere”.