Questa notte, durante l’incontro tra Golden State Warriors e Houston Rockets, Draymond Green ha dovuto abbandonare il campo a causa di un infortunio al ginocchio sinistro.Green ha subito l’infortunio a 12,7 secondi dal termine del terzo quarto, dopo aver attaccato Trevor Ariza per andare al ferro. Proprio alcune frazioni di secondo prima di scoccare il tiro, Draymond ha sentito qualcosa che non andava nel suo ginocchio sinistro, forse anche a causa della stretta difesa di Ariza, tra l’altro sanzionato con un fallo dagli arbitri.
Ancora non si conosce bene l’entità dell’infortunio di Draymond Green, anche se da alcune notizie trapelate non dovrebbe trattarsi di qualcosa di serio. Subito dopo l’infortunio, infatti, il primo segnale positivo è stato vedere Green uscire dal campo sulle proprie gambe, evento di certo incoraggiante ma che purtroppo non può escludere a prescindere ogni sorta di esito negativo. Successivamente, sono arrivate le parole del giornalista sportivo David Aldrige, che su Twitter ha raccontato di avere incontrato Draymond mentre usciva dal proprio spogliatoio: a quanto pare, il numero ventitre dei Dubs si è espresso con um “I’ll be fine!”, ovvero “Starò bene!”, mafifestando coì un cauto ottimismo in merito alla vicenda. Altre notizie positive, al momento, sono giunte dagli addetti ai valori attorno alla squadra californiana, i quali hanno confermato di aver visto Draymond Green lasciare autonomamente l’Oracle Arena senza l’aiuto di alcun supporto esterno.
Nonostante i soli 28 minuti trascorsi sul campo, Draymond Green ha chiuso con cifre da capogiro: 9 punti, 11 rimbalzi e 13 assist. Se non fosse stato per il suddetto infortunio c’è da scommettere che avrebbe messo a segno l’ennesima tripla doppia della sua carriera.
Staremo a vedere nel corso delle prossime ore se ci saranno dei comunicati ufficiali da parte dei Golden State Warriors circa le condizioni di salute del loro giocatore. Qualora dovesse prospettarsi la sua assenza, tra le fila degli Warriors verrebbe a mancare il vero ago della bilancia del loro perfetto sistema di gioco: quel giocatore, cioè, in grado di equilibrare le forze in campo espresse dai vari Durant, Curry e Thompson. Noi tutti abbiamo ancora impressi nella mente infatti, i problemi che i Golden State Warriors ebbero durante le penultima NBA Finals, quando proprio a causa dell’assenza di Draymond Green (allora per problemi disciplinari) i Cleveland Cavaliers riuscirono a rimontare da una situazione di svantaggio di 3 a 1 fino al tanto ambito anello.
I Golden State Warriors al momento incrociano le dita per rivedere quanto prima possibile in campo il detentore del Defensive Player of the Year. Non è un caso che al momento dell’infortunio di Draymond Green i Golden State Warriors stavano conducendo la partita per 99 a 88, un ottimo +11 che, complice anche se non soprattutto l’infortunio dell “Orso Ballerino”, è svanito nel corso dell’ultimo quarto con la rimonta in volata degli Houston Rockets, vittoriosi alla fine per 122 a 121.
Per ora, l’entità del danno pare limitarsi ad una forte distorsione al ginocchio, bisognerà però valutare con calma la reale entità dell’infortunio, trattato inizialmente con la massima precauzione possibile. Non è escluso quindi che, con la dovuta dose di fortuna e un adeguato recupero, Green possa tornare sul parquet già dalla prossima partita. A Golden State non resta altro da fare che trattiene il fiato e sperare in una rapida ripresa del proprio jolly californiano.