Negli ultimi 20 mesi, i Boston Celtics hanno faticato e non poco a generare costantemente punti, soprattutto nei momenti critici dei match. Anche quando Rajon Rondo era in buona salute, i ragazzi di Brad Stevens hanno lottato duramente nel pitturato e nel creare scompiglio fuori dal pick-and-roll.

Ecco, scordatevi tutto questo, perchè con l’arrivo di Isaiah Thomas (il giorno della trade deadline) e le acquisizioni stagionali di Jonas Jerebko e Jae Crowder, a Boston la musica è cambiata.

Nelle ultime due partite, il trio Thomas-Crowder-Jerebko ha condiviso il campo per 28 minuti. La produzione dei biancoverdi è stata del 55.6% dal campo (30 su 54), e del 57.1% da dietro l’arco (16 su 28). Ma i dati che lasciano a bocca aperta sono i numeri per 100 possessi: in questa stagione i Celtics si sono piazzati al 21esimo posto nella classifica delle realizzazioni con 101.4 punti ogni 100 possessi. Quel numero con Thomas-Crowder-Jerebko è arrivato addirittura a 157.2, nelle ultime due gare disputate, in cui c’è stata anche la meravigliosa rimonta di 16 punti ai danni degli Charlotte Hornets.

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Da quando (da Phoenix) è arrivato a Boston Isaiah Thomas, nelle ultime 4 partite i Celtics hanno una produzione offensiva di 117.9. Il numero aumenta a 125.5 quando Jerebko è in campo. E torna a 117.2 durante i minutaggi di Crowder.

Sì, attualmente sono loro i nuovi big-three di Boston. O almeno è questo quello che ci raccontano i numeri.

Il vero segreto della nuova lineup di coach Stevens è la capacità dei suoi ragazzi di difendere al di là delle proprie dimensioni. Jerebko è stato raramente considerato per le sue capacità difensive, ma ha utilizzato il suo atletismo ed energia per essere competitivo anche nella protezione del ferro. Crowder ha costruito un muro tra se e gli avversari, anche più grandi di lui, come il big man degli Hornets Al Jefferson.

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Offensivamente parlando, Isaiah Thomas è stato una bella rivelazione per Boston, che aveva bisogno di una point guard in grado di attaccare in pick-and-roll e creare sia per se stesso che per i tiratori intorno a lui. Ed è proprio Thomas che sta contribuendo a portare al loro meglio i suoi compagni di squadra come Crowder e soprattutto Jerebko.

A causa dei diversi infortuni che hanno colpito la franchigia Stevens è stato costretto a mettere in campo una “piccola” lineup, costringendo le squadre avversarie ad adattarsi alle loro dimensioni. Charlotte ha cercato di restare “big” tutto il tempo, ma Boston ha sfruttato il vantaggio nella fase offensiva e in quella difensiva costringendo gli avversari di turno a molte palle perse.

Venerdì notte coach Stevens ha lasciato in campo il trio per gran parte del secondo tempo, ma prepariamoci a vederlo in azione per molti più minuti…