Arrivati ai playoffs con grandi speranze i Toronto Raptors sono stati incredibilmente sconfitti in 4 partite dai sorprendenti Washington Wizards deludendo così le aspettative di tutti i tifosi. Deluso è anche il GM Ujiri che si è preso le sue responsabilità e ha dichiarato che non si sarebbe di certo aspettato di finire la stagione così presto. E’ vero anche che durante la stagione regolare i Canadesi hanno battuto il record di vittorie della franchigia (49), ma allora cosa serve per fare davvero il salto di qualità?
Il lavoro da fare è davvero molto, ma bisogna gettare le basi di un progetto, e questa forse è la cosa più difficile.
La prima questione da affrontare è quella della panchina: Dwayne Casey ha portato i Raptors a vincere per due anni consecutivi il titolo divisionale e ha creato un ottimo gioco offensivo ben spaziato e in cui ogni giocatore ha la sua importanza. Il problema sorto quest’anno arriva invece dall’altro lato del campo dove i biancorossi sono la 23esima difesa della lega per punti concessi ogni 100 possessi. Bisogna quindi capire se è davvero Casey l’allenatore giusto per il futuro, e sul delicatissimo argomento lo stesso Ujiri non si è sbilanciato.
Sarà molto importante anche riuscire a mantenere nel proprio roster Amir Johnson e Lou Williams, in scadenza di contratto quest’anno. Il primo è un giocatore imprescindibile per versatilità e per apporto anche difensivo, mentre il secondo ha trovato la sua dimensione a Toronto, cosa che lo ha anche portato a vincere il premio di Sixth Man Of The Year.
Per quanto riguarda il draft i Raptors si concentreranno nella ricerca di un’Ala Grande o di un PlayMaker. I nomi particolarmente caldi sono quello di Monterezl Harrell, molto apprezzato a Louisville e con fisico e testa giusti per poter competere da subito, e Tyus Jones, eroe delle final four e giocatore che potrebbe dare all’attacco dei Raptors il ritmo giusto.
C’è poi una dichiarazione rilasciata da Greivis Vasquez che dovrebbe far riflettere l’ambiente. Il venezuelano ha infatti detto “Raptors need a Paul Pierce”, a indicare che bisognerebbe portare a Toronto un vero Go-to-Guy che sappia decidere nei momenti decisivi come il numero 34 ha fatto con i Wizards. Tanta pressione addosso a Mason Ujiri, che dovrà rimboccarsi le maniche per rendere i Raptors a Ottobre una squadra con una mentalità vincente.