Nonostante le tre finali consecutive e i due anelli vinti, Steve Kerr sembra più carico che mai per l’inizio della nuova stagione. I suoi Golden State Warriors rimangono i favoriti per la vittoria finale, ma la concorrenza, soprattutto ad ovest, sembra aumentata e quest’anno ripetersi sarà tutt’altro che facile.
In una recente intervista rilasciata al sito sportivo The Athletic, l’ex guardia dei Chicago Bulls ha parlato dell’importanza di ripartire con nuove motivazioni e soprattutto di non “essere compiaciuti” da quanto fatto in questi anni:
“Siamo stati alle Finals per tre anni consecutivi, e per l’organico originario della squadra, composto da quattro o cinque giocatori – Steph Curry, Klay Thompson, Draymond Green, Andre Iguodala e Shaun Livigston – comincia a essere molto tempo sempre ai massimi livelli. Se questa è la posizione che vogliamo mantenere, non possiamo permetterci di perdere la determinazione ”
E sono proprio determinazione e caparbietà che hanno fatto di questo gruppo una delle difese più solide della lega degli ultimi anni.
“Difensivamente non molleremo, continueremo a tenere alta l’intensità e giocheremo sui nostri punti di forza. La realtà però è che abbassare la guardia in un momenti di successo è nella natura umana, e questo sarà il nostro vero avversario durante la prossima stagione.”
Oltre all’intensità una delle chiavi per la vittoria sarà ritrovare quell’equilibrio di cui si parla già da anni in casa Golden State e che è stato fondamentale per le vittorie passate.
“Lo scorso anno abbiamo parlato spesso del nostro equilibrio in partita tra follia e disciplina, dovremo essere bravi a mantenerlo fino all’ultima partita dei playoffs se vogliamo essere campioni di nuovo.”
Quest’anno sembra che Kerr possa finalmente vivere la stagione completamente a fianco della sua squadra. I problemi alla schiena, che a lungo lo avevano tenuto fuori in passato, sembrano essere quasi risolti, anche se Steve ha preferito non sbilanciarsi.
“Non sono ancora al 100%, ma ho avuto una buona estate. Ho avuto un estate in cui ho sperimentato nuove procedure, nuovi dottori e nuove teorie. Sono soddisfatto dei miei progressi. Ma sai, ho imparato tanto tempo fa che non sono problemi che si superano da un giorno all’altro, è un procedimento lungo. Lo è per davvero. Non devo fare altro che continuare.”
E noi non possiamo altro che augurarci che Steve Kerr continui a stare bene!