Neanche il tempo di metabolizzare la notizia dell’incredibile scambio tra Cleveland Cavaliers e Boston Celtics, che è già tempo di analizzare come le due squadre in questione andranno a modificare i loro stili di gioco in funzione dei due principali giocatori oggetto dello scambio, ovvero Isaiah Thomas e Kyrie Irving. Come prima cosa, andiamo a ripercorrere quale impatto statistico hanno avuto rispettivamente la prima e l’ultima scelta del Draft 2011:
- Kyrie Irving: 25,2 punti, 3,2 rimbalzi, 5,8 assist, 1,2 palle rubate, 2,5 palle perse in 35,1 minuti di impiego, con il 47,3% dal campo, il 40,1% dalla lunga distanza e il 90,5% dalla linea del tiro libero.
- Isaiah Thomas: 28,9 punti, 2,7 rimbalzi, 5,9 assist, 0,9 palle rubate, 2,8 palle perse in 33,8 minuti di impiego, con il 46,3% dal campo, il 37,9% dalla lunga distanza e il 90,9% dalla linea del tiro libero.
A prima vista, lo scambio pare essere alla pari dato che i due giocatori sembrano avere un’efficienza davvero molto simile, con Thomas che è riuscito a portare a casa qualche punto in più, soprattutto in virtù del fatto che fosse il go-to guy dei Celtics, a differenza di Irving che ha dovuto dividere lo scettro di prima opzione offensiva con LeBron James. Andando ad approfondire le loro statistiche dello scorso anno, un dato sicuramente interessante è rappresentato dalle attitudini al tiro di Irving e Thomas, con il primo che predilige il tiro da 2 punti (69,0% rispetto al totale dei tiri presi) rispetto al tiro da 3 punti (31,0% rispetto al totale dei tiri presi), mentre l’ormai ex Celtic, anche per caratteristiche fisiche, deve per forza di cose ricorrere con maggiore frequenza al tiro dalla lunga distanza (43,9% rispetto al totale dei tiri presi).
Come abbiamo già avuto modo di vedere, seppure Thomas rispetto ad Irving tenda ad utilizzare di più il tiro dalla lunga distanza, la sua efficienza rispetto all’ormai ex Cavaliers è leggermente inferiore: 37,9% vs 40,1%. Anche se va sottolineato che il 37,9% da 3 punti di Thomas rimane pur sempre una percentuale più che discreta, c’è da dire che i Boston Celtics troveranno in Irving un’arma più che affidabile dalla lunga distanza, arma di cui non sempre hanno potuto disporre nel corso della passata stagione.
Nel tiro da 2 punti, sia Irving che Thomas prediligono la conclusione vicina al ferro, dimostrando di essere due giocatori (soprattutto Thomas) sostanzialmente a due dimensioni: tiro dalla lunga distanza e tiro al ferro. Nello specifico, rispetto al totale dei tentativi da 2 punti, Irving predilige il tiro al ferro nel 38,3% dei casi (26,4% rispetto al totale dei tiri presi), mentre Thomas nel 59,0% dei casi (33,1% rispetto al totale dei tiri presi), un dato davvero impressionante se si pensa che Thomas è alto appena 175 cm per 80 kg. Tale dato diventa ancor più impressionante se si pensa che in questa particolare condizione di gioco la percentuale al tiro di Isaiah Thomas è stratosferica (58,9%), seppur di poco inferiore a quella del più longilineo Irving (60,3%).
Come stile di gioco, sicuramente Irving predilige il gioco in isolamento, rispetto a Thomas che, anche per via della sua bassa statura, è costretto a ricorrere maggiormente a situazioni di gioco organizzate. Basti pensare che del totale dei tiri da 2 punti segnati, per Irving solamente il 22,3% arriva da un assist di un compagno, mentre per Thomas questa percentuale sale al 34,1%. Anche rispetto al totale dei tiri da 3 punti segnati, per Irving il 53,1% è assistito da un compagno di squadra, mentre per Thomas abbiamo una statistica di quasi due tiri su tre che derivano da un assistenza (60,4%).
Queste tendenze di gioco non sono di poco conto nella valutazione complessiva dello scambio se si pensa che i Cavaliers sono una squadra che tende a tenere la palla molto ferma nelle mani, mentre i Celtics sono una squadra che tende ad organizzare l’attacco per schemi di gioco. Tutto ciò significherà che da un lato, sponda Ohio, coach Tyronn Lue dovrà essere bravo a rendere più fluido il suo attacco, se vuole massimizzare la presenza in campo di Isaiah Thomas, mentre dall’altro lato, sponda Massachusetts, coach Brad Stevens dovrà integrare al meglio nei suoi schemi gli atteggiamenti da one-man show di Kyrie Irving.
Tornando al tiro da 3 punti è curioso osservare come Thomas utilizzi meno, rispetto ad Irving, il tiro dalla lunga distanza dagli angoli: 13,0% vs 19,5% rispetto al totale dei tiri da 3 punti presi, risultando però più efficiente, con ben il 42,9%, rispetto ad un pur sempre ottimo 38,4% della prima scelta assoluta del Draft 2011. Siamo pronti a scommettere che questa efficienza di Thomas in un aspetto sempre più importante del gioco, come appunto quello dei tiri da 3 punti dagli angoli, tornerà più che utile ai Cleveland Cavaliers nel corso della prossima stagione. Coach Lue infatti, ricorre molto ai tiri dall’angolo, sfruttando la capacità di LeBron James di ribaltare il lato del campo.
Un’altra statistica interessante riguarda inoltre, la capacità di Thomas di subire fallo. Sul totale dei tiri presi la passata stagione in ben il 15,5% dei casi il folletto originario di Tacoma ha subito fallo (Irving in questa statistica si ferma al 9,1%). Ancora più interessante è un’apparente pari capacità di Thomas, rispetto ad Irving, di finire nel traffico nonostante il fallo subito (il cosiddetto and1), con il 2,6% dei casi rispetto al numero totale dei tiri presi che finisce con un canestro segnato ed un fallo (Irving 2,7%).
Comunque andranno le cose, siamo sicuri che nella prossima stagione sia per coach Tyronn Lue che per coach Brad Stevens dopo questo incredibile ed inaspettato scambio ci sarà molto lavoro da fare, i tifosi delle due Contender dell’Est sono già pronti per una nuova rivalità.