Nel corso della notte italiana appena trascorsa, la NBA ha completato il proprio cambiamento andando a riscrivere i parametri che condizionano la famosissima Lottery Draft. Si tratta di una decisione storica per il consiglio amministrativo della lega americana, voluta fortemente dal Commissioner Adam Silver. La notizia era da tempo nell’aria: dal 14 settembre infatti, direttamente dai vertici NBA, si era diffusa la notizia della possibile riforma in data 28 settembre (clicca qui per scoprire l’evoluzione della vicenda).
Dopo un lungo periodo di diatribe e valutazioni sul possibile impatto della nuova riforma, le trenta franchigie americane hanno trovato finalmente un punto d’incontro per limitare il fastidioso problema del tanking. Troppo spesso infatti, le squadre meno competitive e in piena rebuilding hanno sacrificato la stagione corrente per accumulare un numero di sconfitte tali da garantire una chiamata favorevole al successivo Draft. Il vecchio sistema di assegnazione delle top pick assicurava alle franchigie al di spora delle 45 sconfitte stagionali, il 100% delle probabilità di vedersi assegnata una chiamata tra le prime 5 scelte assolute, abbassando così notevolmente la competitività della regular season corrente.
Problema, quello del tanking, totalmente risolto con l’entrata in vigore delle nuove regole. Precedentemente, la franchigia con il peggior record corrente, aveva il 25% di possibilità di vedersi assegnata la prima scelta assoluta dalla Lottery Draft: con la nuova riforma la percentuale di successo è stata ridotta di ben 11 punti percentuali, assestandosi quindi al 14% di riuscita. La nuova norma che entrerà in vigore dal 2019, necessitava dei tre quarti dei voti a favore per essere approvata con successo. Risultato ampiamente raggiunto con un 28-1-1, nel quale Oklahoma City ha votato contro la riforma mentre i Dallas Mavericks hanno deciso di astenersi.
Sicuramente la nuova stagione ormai alle porte (la regular season aprirà i battenti il 17 ottobre), sarà condizionata dalle nuove norme sulla Lottery Draft, con la speranza che l’inefficacia del tanking garantisca un livello di competitività nettamente maggiore. D’altro canto, la “scoppiettante” Free Agency estiva ci ha consegnato (dati alla mano), una delle stagioni più incerte e spettacolari degli ultimi anni: sarebbe quindi un vero peccato lesinare sull’impegno per tentare la sorte durante il prossimo Draft.