CLEVELAND – Si ritorna alla Quicken Loans Arena di Cleveland per gara 5 con la serie in perfetto equilibrio dopo il buzzer beater di Lebron James in gara 4. In casa Cavs si monitorano le condizioni di Kyrie Irving, dolorante alla caviglia, ma anche con fastidi al tendine mentre a Chicago sono costretti a rinunciare per la seconda partita di seguito a Pau Gasol.

I Bulls partono subito con l’acceleratore premuto: parziale di 8-0 per aprire il match nel migliore dei modi; Irving sembra non contenere le penetrazioni di Rose che a metà primo quarto ha già segnato 8 punti.

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Ma Cleveland ha la fortuna che quando qualcosa non va c’è sempre Lebron James a risolvere tutto. Impatto devastante del Re che questa volta si “mangia” Jimmy Butler e inizia il suo personale match con 14 punti (6/8 dal campo). L’inizio è quasi una partita nella partita tra James e Rose ma il Prescelto sembra averne di più e conduce i suoi Cavs al vantaggio di un punto alla chiusura del primo quarto. 25-24.

Ma la buona notizia per i Cavs è che questa sera c’è anche Kyrie Irving (24 punti alla fine) a contribuire alla causa, nonostante le condizioni fisiche non proprio ottimali. Splendido inizio del play con la #2 che entra subito in ritmo e quando penetra è un piacere per gli occhi.

Il secondo quarto continua con la seconda parte del Lebron show: penetrazioni, fade-away, step-back e canestri col fallo con quella sensazione di onnipotenza che può solo logorare chi non ce l’ha. Per la cronaca sono 24 punti e 5 rimbalzi nei soli primi due quarti (10/12 dal campo).

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Con questo Lebron e questo Irving di supporto per Chicago diventa durissima e infatti il primo tempo si chiude 54-44 Cavs. Nel terzo quarto i Bulls sfoderano il loro sempre ottimo inizio e tornano prepotentemente a contatto ma Lebron James è un uomo in missione e non fa nulla per nasconderlo. Ancora vantaggio Cavaliers e allora Jimmy Butler prova a caricarsi la squadra sulle spalle con discreti risultati.

Il terzo quarto si chiude con una splendida azione dei Cavs che mettono in condizione Dellavedova di concludere da solo da 3; l’australiano fa centro e porta i suoi al massimo vantaggio (+12) ma Mirotic, a 2 secondi dallo scadere, prova il tiro della disperazione da prima del centro del campo e, con lo stupore della Q, va incredibilmente a bersaglio.

80-71 con i Cavs sempre al comando ma non ancora certi della vittoria.

L’ultimo quarto inizia con delle storie tese: Gibson e Dellavedova vanno a terra dopo uno scontro di gioco e Taj colpisce Matt mentre era a terra con un calcione; viene fischiato “flagrant foul 2″ e Gibson viene spedito anticipatamente negli spogliatoi ed è il segnale che per i Cavs lo striscione del traguardo è più che mai vicino.

Vantaggio di +17 dopo un alley-oop tra Dellavedova e Thompson. Chicago appare stanca e demotivata, quasi rassegnata alla sconfitta. Ma quando tutto sembra finito i Bulls si riaccendono improvvisamente: Dunleavy segna 11 dei suoi 19 punti totali nel quarto e Butler percepisce che la rimonta è realizzabile e colpisce da 3 punti.

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In pochissimi minuti si è passati da +17 Cavs a soli +2 dopo l’ennesima tripla di Jimmy Butler. Cleveland si deve giocare una partita che poteva essere già ampiamente archiviata.

Irving fallisce la tripla e allora Derrick Rose parte veloce in contropiede per cercare i 2 punti del pareggio. Purtroppo non ha fatto i conti con “King James” che, al momento del lay-up, cancella totalmente il tiro del numero 1 in maglia Bulls; Jimmy Butler, dopo la rimessa, prova ancora da 3 ma questa volta il ferro gli impedisce il canestro del possibile sorpasso. Cleveland vince la partita dopo un rimbalzo in attacco di Iman Shumpert (ancora un’ottima prestazione) e dopo alcuni tiri liberi festeggia finalmente il 3-2.

James conclude una meravigliosa partita con 38 punti, 12 rimbalzi, 6 assist, 3 rubate e 3 stoppate, il tutto con ZERO palle perse. Ovvio che se il #23 è questo per Chicago sarà impossibile rimontare nella serie, ma ora si torna nella Windy City e Rose e compagni dovranno provare a vincere per portare la serie alla settima partita.

Intanto il Re di Cleveland e dell’Ohio chiude la sua 51esima partita in carriera nei Playoffs con almeno 30 o + punti, 5 o + rimbalzi e 5 o + assist. Giusto per intenderci, questa speciale classifica è guidata da Lebron e da un certo Michael Jordan (anche lui a quota 51 partite).

Che vi piaccia o no, il 23 di Akron sta scrivendo la storia e …

WE ARE ALL WITNESSES!!!

Niccolò Pascale