Ci siamo soffermati nelle gare precedenti su quanto siano stati devastanti i Los Angeles Clippers, che hanno vinto le due gare precedenti prendendo letteralmente a schiaffi gli Houston Rockets, che sembravano quasi non volerle neanche giocare quelle gare. Inaspettatamente però è arrivata la botta d’orgoglio della formazione texana che gioca un ottima partita che non ha nulla a che vedere con gli scempi di LA.

Serviva una reazione almeno per allungare di un altra gara la serie e per evitare che i Clippers potessero festeggiare la finale di conference in casa Rockets. Reazione che è arrivata a dimostrazione che quantomeno è stato fatto un mea culpa generale all’interno dello spogliatoio dopo le due gare che potrebbero aver segnato il destino della squadra.

Orgoglio appunto, caratteristica centrale dei grandi campioni come James Harden, ampiamente criticato dopo l’ultimo match, ha tirato fuori una prestazione da Harden, fatta di 26 punti con diversi canestri pesanti. Da segnalare l’ennesima ottima prova di Trevor Ariza, probabilmente per continuità e dedizione il migliore della serie per Houston, autore di 22 punti.

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Per i Clippers è venuta a mancare la chiave del doppio successo allo Staples Center, vale a dire la panchina. Giocatori come Redick e Rivers che sembravano il demonio in gara-3 e gara-4, non incidono e non riescono a portare i punti necessari alla loro squadra per permetterle di rimanere attaccata agli uomini di coach McHale. Sono quindi ritornati più o meno ai livelli medi che avevano mostrato nella regular season.

Non manca mai il contributo di Blake Griffin e CP3, entrambi autori di una doppia-doppia, il primo da 30 punti e 16 rimbalzi, l’ex New Orleans con 22 punti e 10 assist. Per il resto un brutto passo indietro dopo due gare da sogno, e ora anche se rimangono i favoriti, hanno tutta la pressione dalla loro parte. Queste le parole di Doc Rivers nel post partita:

” Non mi è piaciuto per niente il modo in cui abbiamo approcciato alla gara, sembrava che fossimo con la testa da un altra parte.”

” Loro hanno giocato un desperation basketball, mentre noi non siamo stati aggressivi, questo ci ha portati alla sconfitta, ma gran parte della colpa è mia. “

Dopo gara-4 non potevamo proprio chiedere di meglio, la serie si arricchisce di un altro match che si giocherà nuovamente allo Staples, con gli ospiti galvanizzati dal successo della notte e che proveranno in tutti i modi a riportare la serie in Texas, e i padroni di casa che ora hanno tutta la pressione dalla loro e non possono sbagliare di fronte al loro pubblico.

A giovedì, per un’altra pagina di questo splendido romanzo chiamato playoff!