Ormai è da anni che si parla solamente delle scelte che i Brooklyn Nets hanno deliberatamente cestinato nei loro piani, cedendole, senza diritti ed opzioni, a Danny Ainge e ai Boston Celtics che ancora se la ridono.
Ora tutto questo è, però, finito, poiché in casa Boston tutti i giovani talenti reperibili attraverso quelle scelte sono stati prelevati, e quindi di quelle scelte non rimane più nulla sulla carta. Jaylen Brown, Jayson Tatum e James Young sono stati i giocatori che potenzialmente avrebbero potuto comprare una casa a Manhattan e giocare a Brooklyn, se non fosse stata per la geniale idea di Mikhail Prokhorov. Inoltre la scelta Nets del prossimo anno, come sappiamo, è stata ceduta ai Cleveland Cavaliers per arrivare a Kyrie Irving.
Sì, tutte le scelte dei Nets, che sono state come una miniera d’oro, sono finite, ma in realtà i Celtics hanno ancora molte altre scelte, acquisite da tutte le altre mosse “pokeriste” di Ainge.
Scambiando la prima scelta al draft 2017 con la terza di Phila, Ainge non solo ha selezionato il giocatore che comunque avrebbe preso, ma ha ottenuto una pick in più da parte dei Sixers. La pick ricevuta è una first round direttamente collegata ai risultati conseguiti dai Lakers nella prossima stagione: qualora i Lakers dovessero ottenere una scelta che va dalla seconda alla quinta pick, la stessa andrebbe ai Celtics. In caso contrario, la pick si tramuterebbe in una scelta al draft 2019, in cui preleveranno la scelta più bassa fra Sixers e Kings. Questa circostanza è tutta da vedere ed analizzare poiché, al momento, la situazione del Lakers è difficilmente pronosticabile e, per fare sì che la loro sia una scelta tra la seconda e la quinta chiamata, dovrebbero essere una delle cinque-sei peggiori squadre della lega. Difficile?
Un’altra scelta è quella dei Clippers, riferita al Draft 2019 e 2020. Anche questa è una “top protected” fino alla quattordicesima chiamata. Il che vuol dire che i Clippers, avendo firmato sia Griffin che Gallinari, facilmente perderanno questa scelta, che sarà probabilmente molto bassa. Questa è, quindi, un’ottima notizia per i Celtics che, nei due draft sopracitati, otterranno comunque un giovane prospetto, a seconda della volontà dei Celtics stessi, chiamato fra la diciottesima e la venticinquesima chiamata.
Nel 2019 anche i Grizzlies, che stanno chiudendo il loro ciclo, potranno partecipare alla fiera delle scelte cedute a Danny Ainge e soci. Si tratta di una scelta protetta che i Grizzlies potranno tenere nel caso sia una Top 8 nel Draft 2019 e una Top 6 nel Draft 2020. Se a Memphis dovessero attuare un drastico rebuilding, sarà difficile vedere una di queste scelte tramutarsi in un giocatore biancoverde ma, considerando che in uno di questi due Draft i Grizzlies saranno o in lieve discesa o in lieve ascesa, allora una di queste scelte potrebbe entrare in possesso di Ainge. D’altronde, nessuno sa quanto la coppia Conley-Gasol (rispettivamente trenta e trentadue anni), possa condurre la franchigia del Tennessee ai Playoffs.
Inoltre, è importante ricordare che i Celtics rimangono, per ora, padroni del loro destino poiché, oltre ad avere una squadra da titolo se non fosse per i GSW, mantengono ancora tutte le loro prime scelte, le quali potrebbero tornare utili per una ricostruzione futura o per arrivare ad un altro top player.
Se, quindi, vi è sembrato che i Celtics abbiano ceduto troppo per ottenero Irving, state tranquilli, poiché Ainge con tutte queste scelte, in un modo o nell’altro, ricaverà sicuramente qualcosa di buono. Soprattutto se dovesse fallire l’attuale progetto tecnico…