Soltanto un anno fa, Amar’e Stoudemire dava il suo addio alla NBA ma non al basket giocato, firmando un contratto con l’Hapoel Jersaulem, squadra che milita nel campionato israeliano. Nella scorsa nottata però, Amar’e ha postato su instagram una sua foto con una lunga lista di ringraziamenti per questa sua ultima avventura, che ormai si è conclusa. Dopo la vittoria del campionato infatti, non ha trovato un accordo con la dirigenza per rinnovare il contratto e così ha deciso di ritirarsi da “vincente”.
Ecco il post completo:
“Quando lo scorso anno decisi di lasciare la NBA e unirmi all’Hapoel, le mie intenzioni erano quelle di aiutare la squadra e la città santa a vincere il mio primo titolo con questo team e il secondo nella sua storia. Sono molto soddisfatto che non solo abbiamo raggiunto questo obiettivo, ma anche del fatto che questo traguardo corona probabilmente la stagione migliore che questa squadra abbia mai avuto. Abbiamo raggiunto le tre finali locali vincendone due, siamo arrivati in semifinale all’Eurocup e a livello personale ho vinto l’MVP dell’All Star Game; è stata una stagione da ricordare.
E’ stato un bel periodo per me e la mia famiglia. Ci siamo gustati la città, i loro abitanti, abbiamo visitato i luoghi sacri e ovviamente i fans dell’Hapoel. Nonostante avessi chiesto di tornare per giocare un’altra stagione, io e il coach non siamo riusciti a trovare un ruolo per me che mi avrebbe permesso di contribuire alla squadra nel modo in cui ho sempre fatto.
Sento che adesso è il mio momento, quello di tornare ad agire da azionista ed aiutare questa squadra a fare ancora meglio. Vorrei ringraziare il presidente dell’Hapoel Ori Allon e l’intera organizzazione dell’Hapoel per avermi dato la possibilità di ritirarmi da campione, e farlo nella città santa rende tutto ciò più speciale. Spero che i miei compagni di squadra, amici e fans vivano un’altra grande stagione. Forza Hapoel!”
Anche se da questo post si evince un certo attaccamento di Stoudemire all’Hapoel, sappiamo bene che la sua storia appartiene all’NBA e verrà ricordato sempre per quelle annate fantastiche ai Phoenix Suns al fianco di Steve Nash e allenato da Mike D’Antoni.
In carriera è stato nominato per ben sei volte all’All Star Game, chiudendo in NBA con una media tutt’altro che negativa di 18.9 punti e 7.8 rimbalzi in oltre 800 partite giocate nel campionato oltreoceano.