Siete convinti che il premio di Rookie of the Year di questa stagione non possa riservare qualche particolare sorpresa? Siete proprio convinti che il premio sarà assegnato a uno dei giocatori di cui si parla di più? E’ forse Lonzo Ball il più serio candidato grazie alla gogna mediatica che non sta facendo altro che portargli notorietà?
Il Draft 2017 è come un labirinto in cui non sai mai che strada prendere e scegliere un grande talento potrebbe non essere la soluzione giusta per arrivare a un pronostico convincente perchè c’è chi potrebbe da subito rivelarsi determinante nel grande impatto con la NBA.
C’è un giocatore passato inspiegabilmente lontano dalle luci dei riflettori e che non solo sarà da subito fondamentale per la sua nuova squadra, ma che è per caratteristiche un giocatore unico nel Draft: Justin Jackson.
Classe 1995 uscito da North Carolina campione NCAA 2017 è un giocatore estremamente completo sia in difesa che in attacco totalmente diverso da Tatum e Josh Jackson. Abituato a sopportare una grande pressione perché sempre considerato una star al college è un giocatore in grado di fare canestro in qualsiasi maniera e ha un arsenale offensivo che gli permette di adattarsi ai punti deboli degli avversari. Versatile al punto da poter guidare l’attacco come il miglior Carmelo Anthony o ad aiutare i suoi compagni tirando da 3 con percentuali più che consistenti.
Grazie alla tenacia è un difensore “insopportabile” ed è in grado di coprire su più ruoli anche se non è un grande stoppatore. Nelle ultime settimane si è giustamente parlato di un giocatore straordinario come Crowder e forse Jackson può esserne l’evoluzione perché ha la stessa “fame” quando si tratta di difendere il pitturato ed è un leader in grado di trascinare la squadra anche dalla panchina.
A Sacramento inoltre avrà spazio a sufficienza considerato che è l’unica ala piccola pura nel roster e avrà come mentore un certo Vince Carter pronto a insegnargli come si vola sopra il ferro. Forse è proprio questo il suo unico limite, ma come sappiamo è una caratteristica che si può senza dubbio affinare grazie agli allenamenti dei preparatori che nella NBA hanno trasformato decine di giovani talenti in vere e proprie macchine da guerra.
Abbiamo di fronte un giocatore forte in difesa come Crowder, leader come Anthony e realizzatore come Hayward. Justin Jackson è da prime tre posizioni?