Che cos’è la felicità?
A detta di Martin Selingman, padre della psicologia positiva, il 60% della nostra felicità sarebbe tutta una questione di ambiente e di genetica, mentre il restante 40% dipenderebbe esclusivamente da noi stessi. Sembra, inoltre, che la felicità sia contagiosa; e se a dirlo sono i ricercatori dell’Università di Harvard, crederci è il minimo che si possa fare.
Ma in fin dei conti, che cos’è realmente la felicità?
E’ una bella allegoria, come sosteneva Murakami? Una cosa semplice che in tanti si affannano a trasformare in lavori forzati, per dirla à la Truffaut? O un canestro da conquistare palleggio dopo palleggio alla fine della corsa? E quando la felicità è tutta lì, in una palla a spicchi che vola in alto e sfida la vertigine, come la si serba intatta? Come la si tiene in vita? Come si fa a non perderla di vista?
“Mi piacerebbe che ciascun giocatore della Lega trovasse la propria felicità nella squadra per cui gioca e in cui, per prima cosa, dovrebbe divertirsi”.
Parola di Mr. Kevin Durant, che non ha potuto esimersi dal commentare così le ultime vicende dell’affaire Irving:
“Non che mi importi del marasma che la questione Kyrie Irving ha scatenato. Ma spero vivamente che, dovunque si nasconda, Kyrie possa trovare la sua felicità.
LeBron James è un giocatore a dir poco fenomenale. Personalmente, ho avuto l’occasione di giocarci insieme alle Olimpiadi del 2012, ho imparato davvero tanto da lui”.
La stella dei Golden State Warriors ha rilasciato le sue folgoranti dichiarazioni nella giornata di venerdì, nel corso di una conferenza tenutasi durante la NBA Academy India a Noida, occasione mirata ad incrementare la popolarità della palla a spicchi nelle aree più depresse del Paese. La permanenza in India è, peraltro, valsa la conquista di un Guinness World Record: sempre nella giornata di venerdì, KD ha tenuto la lezione di basket più seguita al mondo, con ben 3,459 bambini, molti dei quali in collegamento satellitare da Bengaluru, Chennai, Hyderabad e Kolkata.
La richiesta recentemente avanzata da Irving – quella di essere ceduto altrove dalla corazzata di King James – ha colto tutti di sorpresa. Il play/guardia di Melbourne, come fonti certe hanno riferito al giornalista della testata ESPN Brian Windhorst, vorrebbe tanto avere l’occasione di giocare da protagonista, stanco di gravitare intorno all’orbita tracciata da altre stelle. La meta ambita sarebbe il Texas dei San Antonio Spurs, ma fonti interne alla Lega non escluderebbero neppure i New York Knicks, i Miami Heat e i Minnesota Timberwolves.
Come la vicenda si concluderà, è cosa che solo il tempo potrà dire. Ma che la felicità sia una continua ricerca o una fugace conquista, una cosa è certa: ogni spiegazione sarà sempre vana, ogni opinione inconciliabile. La felicità sarà sempre volere, essere, andare. Specialmente con una palla a spicchi tra le mani.