Dopo poche ore dalla notizia dell’accordo sul buyout tra Dwyane Wade ed i Chicago Bulls, i media d’oltreoceano hanno subito iniziato a riportare le possibili destinazioni per “Flash”. Tra le tante pretendenti al tre volte campione NBA (2006, 2012, 2013) sono usciti vincitori i Cleveland Cavaliers di LeBron James, suo vecchio compagno (e caro amico) nei successi ottenuti insieme tra le fila dei Miami Heat.
La franchigia dell’Ohio completa il proprio roster, accontentando così le esigenze del numero ventitre, da tempo sulle tracce del fidato amico. Dwyane Wade (18.3 ppg, 4.5 rpg, 3.8 apg in questa stagione) ha infatti trovato l’accordo economico con la dirigenza di Cleveland sulla base di un contratto annuale da 2.3 milioni a stagione. Cifre piuttosto basse se si considera il valore assoluto del giocatore: la situazione è infatti influenzata dallo status di veterano NBA raggiunto dall’eroe di South Beach.
Non è stata solo la presenza di LeBron tra le fila dei Cavaliers a rendere possibile il connubio franchigia-giocatore, quanto l’esigenza condivisa di dover vincere subito, o quantomeno provare ad essere protagonisti fino in fondo. Inoltre, ad alimentare gli sviluppi attorno al possibile futuro di “Flash” ci hanno pensato i diretti interessati, che non hanno certo fatto mistero dei propri progetti futuri. Dwyane Wade ha parlato per primo, intervistato dopo il buyout raggiunto con i Bulls (ecco l’articolo completo), il trentacinquenne si è espresso in merito alla vicenda, manifestando il desiderio di poter vincere ancora una volta il Larry O’Brien Trophy:
“Il mio tempo a Chicago era finito, ho vissuto un sogno in questa stagione e non credo di aver fallito la mia missione: siamo comunque arrivati ai Playoffs. Purtroppo i Bulls hanno scelto una strada opposta alla mia, i giovani talenti devono essere lasciati liberi di crescere, cosa centro io con questo progetto a trentacinque anni?
Sono arrivato ad un’età in cui bisogna godersi ogni singola partita. Vorrei avere ancora la possibilità di lottare per il titolo nella prossima stagione, mi rendo conto che non avrò ancora per molto quest’opportunità e vorrei sfruttarla nel migliore dei modi”.
Successivamente sono arrivate anche le parole del “Re” LeBron che, nell’incontro dei Media Day, si è espresso nuovamente sul “caso Irving” e sul futuro di “Flash”. James durante la conferenza, ha manifestato tutto il proprio l’entusiasmo per il colpo messo a segno dal G.M. Koby Altman, svelando gli ambiziosi progetti dei Cavaliers per la prossima stagione:
“E’ un sogno poter giocare nuovamente con Dwyane! Lui è un grande giocatore, un campione vero che sicuramente ci darà una grande supporto sia dentro che fuori dal campo. Sono convinto che possiamo vincere ancora, altrimenti non sarei qui oggi a parlarvi per conto di Cleveland. Il fatto stesso dell’indossare questa uniforme la dice lunga sulla grande voglia di iniziare questa nuova stagione. Il nostro General Manager, Koby, ha svolto un lavoro fantastico quest’estate, permettendoci di essere ancora più competitivi nonostante la defezione di Kyrie Irving”.
Con l’arrivo di Isaiah Thomas, Derrick Rose e in ultimo proprio D-Wade, i Cavaliers sperano quindi di aver rimediato alla partenza di “Uncle Drew” e anzi, possibilmente compiere un nuovo upgrade nella rincorsa al titolo NBA. Sicuramente la leadership non sarà un problema nel roster a disposizione di Tyronn Lue, discorso completamente diverso per la tenuta fisica del rinnovato starting five, sul quale pesano le incognite fisiche di Rose e Thomas.
Vedremo se la presenza di Flash basterà a riportare in auge il progetto tecnico basato attorno allo strapotere di LeBron. Nonostante i dubbi sul futuro di James riguardo la prossima Free Agency (LBJ potrà decidere autonomamente il proprio futuro nella prossima estate, come confermato dallo stesso giocatore), la franchigia dell’Ohio ha comunque ottenuto il successo più importante (per il momento) della propria stagione: rimanere competitivi nonostante i cambiamenti e poter puntare ancora una volta al titolo NBA.